Il Sinodo, profondamente colpito dalle quotidiane notizie sul progredire della violenza nel conflitto israelo/palestinese, vedendo con preoccupazione allontanarsi ogni soluzione accettabile del conflitto, ritiene che, anche in questo, il ricorso alla violenza non possa avere l’ultima parola; esprime la sua solidale vicinanza a quanti, in entrambi i popoli, in questi difficili giorni, continuano ad adoperarsi per la pace, ad incontrarsi per protestare contro le violenze e i soprusi; rivolge un appello ai due popoli e ai loro rappresentanti perché riconoscano il loro diritto reciproco all’esistenza, alla pace, alla sicurezza, ai diritti e alla dignità umana.
Per tutte queste considerazioni il Sinodo accoglie l’appello del Consiglio ecumenico a “sostenere l’impegno dei gruppi di base sia israeliani che palestinesi che si impegnano nei loro paesi per costruire la pace; a promuovere e/o raccogliere iniziative di altre chiese o altre realtà per costruire e rendere efficace un’ampia collaborazione internazionale in vista della costruzione di una pace vera, basata sulla giustizia e sulla sicurezza di tutti i popoli della regione“.
In questo quadro accoglie con interesse la proposta presentata in questa sessione sinodale dalla rappresentante delle chiese riformate olandesi di partecipare alla formazione di una delegazione di cristiani europei che visiti Israele e i territori palestinesi per incontrare tutte le realtà che in questo momento si adoperano attivamente per far riprendere il processo di pace basato sul diritto internazionale e i diritti umani; chiede alla Tavola valdese di prendere contatto con gli organizzatori di tale iniziativa, valutando la possibilità di partecipare alla delegazione e alle visite previste.