Il Sinodo,
considerato che viviamo in un contesto in cui i cambiamenti climatici causati dallo sviluppo industriale umano pesano grandemente sulle nostre condizioni di vita e provocano squilibri economici e sociali che schiacciano le popolazioni dei paesi più poveri: carestie e siccità, profughi climatici, innalzamento del livello degli oceani ne sono solo i primi segnali,
- ritiene che le chiese e i singoli/e credenti, radicate nella confessione di fede del Dio creatore e datore di vita, sono chiamate a lavorare in profondità per la riduzione delle emissioni di CO2 come segno di una conversione che possa guidare anche le nostre scelte collettive;
- invita le chiese a proseguire con forza nel cammino di trasformazione dei propri stili di consumo energetico utilizzando tutte le risorse di approfondimento che provengono dalla società e dalle reti ecumeniche;
- segnala alle chiese il materiale prodotto dalla commissione FCEI GLAM (globalizzazione e ambiente) che quest’anno offre testi sul tema delle foreste e un convegno di raccordo tra eco-comunità.