Atti del SinodoChiesa e società

AUTONOMIA REGIONALE DIFFERENZIATA

Il Sinodo, visto l’atto 27 della Conferenza del IV distretto (Sud Italia) del 2024, che esprime
preoccupazione per le conseguenze dell’attuazione dell’autonomia regionale differenziata ai sensi dell’art.
116 della Costituzione; rilevato che tale tema è al centro di un acceso dibattito che tocca profondamente la
governance, l’equità e la coesione territoriale del Paese e che la normativa infine introdotta con la legge 26
giugno 2024, n. 86 incide in modo significativo nella concretezza della vita delle persone, rischiando di
ridurre il godimento di diritti e libertà fondamentali in relazione al luogo in cui le persone si trovano a
risiedere; temendo che l’attuazione delle aspirazioni di singole Regioni di acquisire competenze esclusive in
molte materie, con conseguente accrescimento delle risorse finanziarie ad esse assegnate (a danno di altre
Regioni), rischi di accentuare gli squilibri già esistenti tra territori, tra aree metropolitane e interne, fra centri
e periferie e che, in particolare, un’ulteriore regionalizzazione del sistema di tutela della salute acuisca la
già marcata disparità nell’accesso ai servizi sanitari tra cittadini delle diverse Regioni; ricordando quanto il
tema di un equo federalismo sia collegato alla nostra storia e sensibilità, così come la valorizzazione di
corretti meccanismi di delega ai territori volti a creare maggiore solidarietà, partecipazione e responsabilità;
credendo, anche alla luce della propria pratica ecclesiastica, nel valore di un’autonomia che responsabilizza
ad un impegno rafforzato per il bene comune di un corpo in cui, se una parte soffre, soffre tutto il corpo ed
in cui, dunque, lo sviluppo di una parte non può mai andare a detrimento dello sviluppo di un’altra; invita
le chiese a partecipare attivamente al dibattito in corso nel Paese, nel quadro del processo referendario
avviato e dell’esame da parte della Corte Costituzionale della legittimità costituzionale della legge 26 giugno
2024, n. 86 attivato da alcune Regioni, facendosi portatrici di tali preoccupazioni; ad offrire spazi di
informazione e confronto sul tema.

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