Il Sinodo, ritenendo importante ed urgente che le chiese proseguano ed approfondiscano la riflessione riguardo l’accoglienza e l’ospitalità del gran numero di stranieri evangelici che sempre più numerosi si trovano nel nostro paese: sia quelli che hanno un rapporto strutturato e continuativo con la nostra realtà evangelica, sia quelli con i quali non abbiamo un rapporto diretto, nella consapevolezza che su questo tema si stanno muovendo ancora i primi passi, con le parole dell’Atto 31/01 della Conferenza del II distretto
- ringrazia il Signore perché ci pone dinnanzi una nuova importante sfida
- afferma la necessità di un’integrazione che sia rispettosa delle diversità e invita le chiese a proseguire sulla via del dialogo, della formazione e dell’accoglienza reciproca
- ricorda che le nostre chiese sono luoghi di comunione tra persone diverse e unite dalla fede nel Cristo crocifisso e risorto e che devono diventare “case” che tutti possano riconoscere come la propria
- esprime la consapevolezza che la situazione delle/gli immigrate/i molto spesso ci porta a toccare con mano la realtà dell’ingiustizia economica del mondo, ma anche del nostro paese.
Invita il Seggio a nominare una Commissione ad referendum che, in collaborazione con il servizio Migranti della FCEI e con le CED, presenti al prossimo Sinodo:
- un quadro articolato delle varie situazioni presenti nelle nostre chiese o delle realtà con le quali le nostre chiese sono in contatto
- le diverse problematiche che emergono
- le competenze e gli strumenti teologici, linguistici e liturgici necessari per lavorare efficacemente in un contesto sempre più internazionale
chiede che il prossimo Sinodo riservi uno spazio particolare a questa problematica.