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di Sara Heinrich

"Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”».

Matteo 4,1-4

Il deserto è un luogo ostile e pericoloso per la vita umana. Il deserto metaforico fa parte del nostro tempo e della nostra vita personale trasformandola in una lotta di sopravvivenza che ci costringe a rinunciare a cose che riteniamo fondamentali. Il deserto metaforico ci rende vulnerabili e come il popolo di Dio, che vi ha camminato per quarant’anni, anche noi, nei momenti di deserto esistenziale, rischiamo di costruirci idoli, di cercare qualcosa che possa migliorare la nostra situazione e che ci possa salvare o almeno alleggerire, a volte senza prevederne le conseguenze.

Gesù sperimenta la mancanza di cibo nel deserto. Con la fame arriva Satana il quale, sperando che la debolezza faccia cedere Gesù alla tentazione, suggerisce a quest'ultimo di trasformare le pietre in pani. «Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio». Nella risposta di Gesù si esprime la consapevolezza che la vita umana non si esaurisce nell'organizzazione della sopravvivenza. Ci vuole qualcosa in più, ci vuole la parola, cioè questa tecnica culturale che distingue l’uomo dall’animale, che ci permette di interagire e di imparare, di riflettere su di noi e sulla nostra vita. "Pane e parola" rende visibile il legame tra corpo e spirito, tra natura e cultura. Ma Gesù entra ancora più in profondità identificando la parola come Parola di Dio. Essa si distingue da altre parole perché la riceviamo come una parola esterna che ci permette di riconoscere il nostro mondo, non come prodotto casuale o felice coincidenza della natura, ma come creazione di Dio. La Parola di Dio ci permette di riconoscere noi e tutta l’umanità come persone amate da Dio e dotate degli stessi diritti. Questa Parola offre a tutti il fondamento per una vita in libertà.