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di Andrea Demartini

“Preparate nel deserto la via del Signore; ecco il Signore, Dio, viene con potenza”.
Isaia 40, 3.10

La vita nuova che ci è donata in Gesù Cristo, la salvezza che Dio ci garantisce per la sua sola grazia, non è senza conseguenze. Un’esistenza rinnovata non può che passare da un radicale cambiamento della nostra prassi, delle nostre abitudini. La realtà dell’irruzione del Redentore nelle nostre vite è fonte di gioia, ma chiama anche a delle responsabilità.

Che cosa può però volere Dio da noi, quando le nostre forze sembrano comunque essere rimaste fragili e precarie?

La richiesta è in realtà molto semplice: di questa notizia, di questo Evangelo, Dio ci chiede solo di essere i testimoni.

Camminando sulla strada che Gesù Cristo ha aperto per noi, Dio ci manda, liberati dai nostri pesi, nel mondo a gridare sui tetti la buona notizia della sua grazia e della sua bontà, a preparare appunto la sua via perché tutti siano salvati e vengano a conoscenza della verità.

Certo, il mondo in cui siamo mandati è un deserto: deserto di valori, di amore, di relazioni. Eppure, avendolo sperimentato personalmente, sappiamo che proprio in questo contesto, in Cristo, Dio viene con potenza per ribaltare la situazione.

Il Regno che ci è annunciato, l’oasi che crescerà nel deserto è già ora una realtà concreta, è giunta fino a noi. Pochi forse ci ascolteranno, ancor meno ci daranno retta, ma questo non deve preoccuparci. La potenza di Dio è più forte e più efficace delle nostre debolezze. Non dobbiamo temere per il risultato, che rimane opera di Dio, ma solo avviarci con gioia nel mondo, donando noi stessi agli altri, annunciando quella Parola che sola salva e riscatta.