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Il Vangelo ci parla 5
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Matteo 22, 35-36
di Francesco Sciotto
«E uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: “Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?”»
Dopo aver viaggiato molto, Gesù giunge finalmente a Gerusalemme. Lungo il suo marciare ha spesso incontrato degli avversari, persone che hanno tentato di metterlo in difficoltà. La domanda che prendiamo in esame oggi gli è rivolta da un fariseo, dottore della legge, dopo che Gesù ha appena risposto ad un altro gruppo di avversari. -
Matteo 5, 13
di Francesco Sciotto
«Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.»
Voi sarete calpestati. Sembra che Gesù ci dica questo. Se non sarete capaci di "salare" a sufficienza, finirete calpestati, come si calpesta l'immondizia gettata in terra, o il materiale di risulta, ormai inutilizzabile. -
Gioele 2, 15-17
di Francesco Sciotto
«Sonate la tromba a Sion, proclamate un digiuno, ... Adunate il popolo, ... Piangano ... i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: "Risparmia, o Signore, il tuo popolo e non esporre la tua eredità all'infamia, allo scherno delle Nazioni!"»
La bibbia ci parla di eventi storicamente lontani e di difficile comprensione per chi vive in mondo economicamente diverso da quello di Gesù e dei profeti. Ma gli eventi naturali continuano ancora oggi a minacciarci. Ci soffermiamo spesso, in questi casi, sull'eventuale significato "teologico" delle catastrofi. Sulla domanda: "perché Dio lo ha fatto? Perché non ha impedito che ciò avvenisse?". -
Atti 24, 24-26
di Francesco Sciotto
«Dopo alcuni giorni Felice, venuto con sua moglie Drusilla, che era ebrea, mandò a chiamare Paolo e lo ascoltò circa la fede in Cristo Gesù. Siccome Paolo parlava di giustizia, di temperanza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e replicò: "per ora va"; e quando ne avrò l'opportunità, ti manderò a chiamare"... »
L'apostolo Paolo ha passato buona parte del suo ministero itinerante in carcere. Dunque, altro che itinerante! Qui lo troviamo in carcere a Cesarea, in attesa di "traduzione" a Roma. A Gerusalemme, dove è stato arrestato, l'aria era divenuta irrespirabile per lui e la comunità nascente: l'establishement del Tempio, sommo sacerdote in testa, aveva addirittura ordito un complotto per farlo ammazzare. -
Genesi 21, 9-10
di Francesco Sciotto
«Sara vide che il figlio partorito ad Abraamo da Agar, l'egiziana, rideva; allora disse ad Abraamo: “Caccia via questa serva e suo figlio; perché il figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco”».
Il nome "Isacco" significa ridere. Il figlio di Abramo e Sara si chiamava "Ridere". Sara non riusciva ad avere figli e propose ad Abramo di obbligare una loro schiava ad avere con lui un figlio. Nacque così Ismaele. Poi anche Sara riuscì ad avere un figlio e non voleva che Ismaele "ridesse" con Isacco. Non tutti possono ridere ed essere eredi. Ismaele doveva essere cacciato, allontanato!