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Il Vangelo ci parla 5
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I Pietro 3, 15
di Anne Zell
«Siate sempre pronti a rendere conto della speranza che è in voi»
Per contrastare il male, sostiene la prima Lettera di Pietro, bisogna saper parlare di speranza, speranza che non si rassegna, che crede, anche contro l’evidenza, che la nostra parola conti. -
Matteo 12, 49-50
di Anne Zell
«"Chi è mia madre, e chi sono i miei fratelli?" E, stendendo la mano verso i suoi discepoli, [Gesù] disse: "Ecco mia madre e i miei fratelli! Poiché chiunque avrà fatto la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello e sorella e madre."»
Gesù ci invita ad uscire da noi stessi per incontrare, ascoltare, benedire, camminare con la gente, facilitando l’incontro con il Signore, Dio della vita -
Matteo 22, 9
di Anne Zell
«Andate per le strade e invitate al banchetto tutti quelli che trovate.»
Compito dei servi della parabola e' quello di essere messaggeri dell'invito al banchetto per chiunque, senza stabilire dei criteri per l'ingresso -
I Corinzi 9, 16
di Anne Zell
«Guai a me se non evangelizzo...»
Euangelion è una parola greca, vuol dire buon messaggio, buona storia, buona nuova notizia... della quale si canta, si dice e ci si rallegra... questa è la giusta prova per valutare la Bibbia -
Pentecoste
di Anne Zell
«...tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.» (Atti 2, 4-6)
Lo Spirito di Pentecoste, senza pretendere uniformità e assimilazione, ci permette di accoglierci, di comprenderci e di metterci in relazione in e con le nostre differenze.