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Selezione delle decisioni sinodali

n. 39 LIBERTA' RELIGIOSA IN ITALIA
  Il Sinodo esprime la sua preoccupazione per il futuro della libertà religiosa in Italia. In primo luogo le due Intese già firmate da un precedente governo, le cinque in stato di avanzata discussione e persino le previste revisioni dell'Intesa con l'Unione avventista e la Tavola valdese sono congelate, il disegno di legge sulla libertà religiosa è stato prima snaturato e poi rimandato in commissione. Per quanto riguarda la scuola, la legge che prevede l'immissione in ruolo degli insegnanti di religione cattolica presenta gravi dubbi di costituzionalità.
Inoltre il Sinodo è vivamente preoccupato per le notizie di interventi di polizia nelle chiese evangeliche con o senza Intesa.
  1. Il Sinodo impegna la Tavola valdese ad adoperarsi in tutte le sedi possibili perché si compia al più presto l'iter delle Intese (ex comma 3 dell'art. 8 della Costituzione), ed in caso contrario ad attivarsi per coinvolgere l'opinione pubblica su una così importante causa di libertà.
  2. Per quanto riguarda la legge sulla libertà di religione, chiede che si ritorni al testo governativo. In caso contrario chiede alla Tavola valdese di adoperarsi per mantenere l'attuale sospensione perché una cat-tiva legge è peggio di nessuna legge.
  3. Impegna la Tavola valdese a contattare anche insieme agli altri enti religiosi interessati il Ministro de-gli Interni perché le informazioni sulle chiese vengano chieste alle direzioni e non alle singole comunità locali.
n. 40 PLURALISMO NELL'INFORMAZIONE RELIGIOSA RADIOTELEVISIVA
  Il Sinodo invita la Tavola valdese e il CP/OPCEMI, anche in collegamento con il Comitato Generale della FCEI,
  • a vigilare sul pluralismo nell'informazione religiosa radiotelevisiva;
  • a salvaguardare l'autonomia di programmazione della rubrica "Protestantesimo" e della trasmissione "Culto Evangelico";
  • a far sentire la voce critica dei protestanti italiani relativamente a iniziative di indubbio sapore confessionale quali la recente trasformazione di Rai-Giubileo (istituto limitato nel tempo) in Rai-Vaticano, (dipartimento permanente).
Il Sinodo chiede altresì al settimanale Riforma di seguire ed informare i membri di chiesa su questo tema e su che cosa si sta progettando a livello di comunicazione televisiva nel settore dell'informazione religiosa.
n. 41 PER UNA SCUOLA PUBBLICA LAICA E PLURALISTA
  Il Sinodo, prendendo atto con inquietudine dei molteplici cambiamenti in atto nel sistema scolastico italiano che configurano una complessiva riduzione e un venir meno del ruolo dello Stato in tale ambito a vantaggio di istituzioni locali, private e/o confessionali, manifesta preoccupazione, in particolare, per l'ingiusto inserimento nei ruoli della Scuola Pubblica del personale addetto all'insegnamento della religione cattolica.
Tale inserimento, infatti, introduce una disparità incostituzionale tra docenti di ruolo nelle discipline curriculari, scelti con criteri obiettivi e mediante un concorso pubblico, e docenti scelti invece sulla base dell'insindacabile giudizio dell'Ordinario diocesano, ma facenti parte a tutti gli effetti del personale scolastico statale.
In vista degli ulteriori prospettati cambiamenti del sistema scolastico italiano, il Sinodo esorta la Tavola valdese e le chiese a vigilare sul rispetto del diritto dei cittadini ad una scuola laica e pluralista, da sempre presidio contro la frammentazione sociale, religiosa, territoriale, economica ed etnica, e a farsi portavoce di tale diritto sul piano culturale, politico e, se necessario, legale.
n. 90 IL DIALOGO ECUMENICO
  Il Sinodo unisce la propria alle molte voci, non solo evangeliche ma anche interne al cattolicesimo, che hanno espresso delusione nei confronti della recente enciclica di Giovanni Paolo II, Ecclesia de Eucharistia, la quale ripropone il dissenso confessionale sulla Cena del Signore in termini e con un linguaggio che molti ritenevano superati dagli sviluppi del dibattito ecumenico. L'Enciclica, inoltre, fa seguito a diverse prese di posizione del magistero romano, che non riconoscono quelle evangeliche come chiese, riservando loro la qualifica di "comunità ecclesiali", che nel linguaggio cattolico va intesa come riduttiva; tale insistenza costituisce un ostacolo rilevante per il dialogo ecumenico.
Malgrado tali difficoltà, il Sinodo invita le chiese a proseguire con determinazione un dialogo che ha già prodotto, in molte situazioni locali e a livello nazionale, frutti significativi sul piano della fede vissuta e della spiritualità (sottolineiamo in particolare il documento relativo ai matrimoni interconfessionali), su quello teologico e su quello sociale, soprattutto per quanto riguarda la solidarietà con le persone più disagiate tra quante vivono sul nostro territorio.
Il Sinodo si rallegra altresì per il processo di ricezione della Charta Oecumenica, in svolgimento attraverso numerosi incontri di preghiera e riflessione ai livelli più diversi; segnala alle chiese lo strumento di riflessione costituito dal volume a più voci relativo a tale documento, recentemente edito dalla Claudiana insieme all'editrice cattolica LDC.
n. 98 IL DIALOGO INTERRELIGIOSO NELL'AREA MEDITERRANEA
  Il Sinodo,
  • rallegrandosi per l'organizzazione della tavola rotonda sul tema del dialogo interreligioso nell'area mediterranea;
  • riconoscendo l'importanza dell'incontro tra le diverse comunità di fede e servizio nell'ambito di società sempre più caratterizzate dal pluralismo culturale e religioso;
  • giudicando urgente un maggior impegno delle comunità di fede a servizio della giustizia, della pace e della salvaguardia del creato;
  • accogliendo con favore la proposta di istituire un "Forum permanente delle religioni" come luogo di incontro e strumento di collaborazione tra le diverse comunità di fede;
incoraggia la Tavola valdese e le chiese a partecipare a iniziative di dialogo interreligioso che si configurino come reali e proficue occasioni di incontro e di lotta al razzismo, all'antisemitismo e al l'islamofobia, per una società pluralista e conviviale; propone alle chiese di aderire alla giornata del "dialogo cristiano-islamico" così come proposto da un appello che ha già raccolto numerose adesioni in ambito evangelico, cattolico e ortodosso.
Riconoscendo l'importanza di un approfondimento di natura biblica e teologica riguardo ai temi del dialogo interreligioso, segnala alle chiese l'importanza di avvalersi di strumenti formativi e di collegamento come quelli offerti dalla FVT, dall'editrice Claudiana e dalla rivista Confronti.
n. 91 «ESSERE CHIESA INSIEME»
  Il Sinodo,
  • consapevole del fatto che la crescente presenza in Italia di sorelle e fratelli evangelici di altri paesi interpella le nostre Chiese,
  • riconoscente per l'importante lavoro in merito svolto in ambito FCEI dal Servizio Rifugiati e Migranti e dal Gruppo di lavoro apposito: "Essere Chiesa Insieme",
invita le Chiese, i Circuiti e i Distretti a dare importanza a tutte le forme di testimonianza e di crescita comune, nel rispetto delle diversità, con le sorelle e fratelli di altri paesi.
Invita in modo particolare le Chiese e i gruppi etnici che partecipano alla vita delle medesime a contribuire ad una reciproca sensibilità e accoglienza per essere sempre di più "Chiesa Insieme"; invita il CP/OPCEMI e la Tavola valdese a studiare un sistema differenziato, o graduale, per l'accoglienza delle Chiese estere, secondo il desiderio e la capacità di queste Chiese a integrarsi, anche in cooperazione con quanto avviene in ambito UCEBI, e a presentarlo al prossimo Sinodo; chiede altresì alla Tavola valdese di distribuire a tutte le Chiese il materiale prodotto nel II Distretto.
n. 63 SOSTEGNO ALLA FACOLTA' VALDESE DI TEOLOGIA
  Il Sinodo, in relazione agli sviluppi in atto e in progetto nell'area post-lauream, nonché all'avvio dell'attività del Centro Ecumenico Melantone e più in generale al probabile aumento di personale per l'insegnamento e per un adeguato accompagnamento didattico degli studenti iscritti ai vari corsi; consapevole dello sforzo economico che si rende necessario per sostenere questa prospettiva formativa e di ricerca, chiede al Consiglio di Facoltà di presentare un piano finanziario pluriennale, che individui le risorse neces-sarie e le fonti possibili di finanziamento; chiede alle Chiese, in occasione della Domenica della Facoltà, di prestare attenzione alle informazioni fornite dal Consiglio di Facoltà sugli sviluppi in atto e in progetto, raggiungendo su tutto il territorio l'obiettivo richiesto e approvato dal Sinodo per il sostegno alla Facoltà.
n. 64 I 150 ANNI DELLA FACOLTA' VALDESE DI TEOLOGIA
  Il Sinodo, ritenendo che la prossima ricorrenza dei 150 anni di vita della Facoltà di teologia possa essere anche un momento significativo di apertura di nuovi percorsi formativi in collegamento con Università italiane ed estere, e più in generale si collochi in una rinnovata attenzione delle Chiese nei confronti della formazione, sia dal punto di vista dei contenuti che da quello delle risorse indispensabili per realizzarla in modo adeguato, invita il CFT
  • a far conoscere, in tale occasione, all'interno e all'esterno delle Chiese, i percorsi formativi, i titoli conseguibili e i relativi sbocchi professionali,
  • a prevedere iniziative specifiche di illustrazione del lavoro della Facoltà e di campagne di finanziamento in occasione delle Conferenze distrettuali e di altri momenti assembleari delle altre Chiese evangeliche, avvalendosi anche della rubrica televisiva Protestantesimo e cercando di essere presente, in tale occasione, su alcuni quotidiani di grande diffusione, nonché sulle riviste di interesse religioso.
n. 27 APPROVAZIONE DELL'OPERATO DELLA TAVOLA RIGUARDO GLI OSPEDALI VALDESI FACENTI PARTE DELLA CIOV
  Il Sinodo, a conclusione del dibattito in ordine alle decisioni assunte dalla Tavola valdese riguardo agli ospedali facenti parte della CIOV, ritiene che la pur sofferta conclusione della cessione degli ospedali di Torre Pellice, Pomaretto e Torino alla Regione Piemonte sia aderente alle decisioni sinodali del 2002 e 2003 (sessione straordinaria) e garantisca la conservazione del servizio ospedaliero al territorio e dei posti di lavoro.
Approva quanto la Tavola valdese in collaborazione con la CIOV ha compiuto.
n. 28 VIGILANZA SULLA QUALITA' DEL SERVIZIO SANITARIO
  Il Sinodo ringrazia la popolazione delle Valli Pellice, Chisone e Germanasca che si è mobilitata, anche con manifestazioni pubbliche, in difesa degli ospedali valdesi e per mantenere sul territorio un servizio sanitario di qualità; auspica che tale vigilanza, sia da parte dei cittadini che delle Comunità Montane e dei Comuni, i cui sindaci sono i primi responsabili della salute, continui e si intensifichi anche nella mutata situazione che vede nell'ASL 10 quale gestore degli ospedali alle Valli valdesi, per affermare nel concreto che la salute è un diritto fondamentale di tutte le persone.
n. 29 GESTIONE DIRETTA DELLA CIOV DA PARTE DELLA TAVOLA
  Il Sinodo, dopo ampio dibattito in ordine agli ospedali valdesi di Torino, Torre Pellice, e Pomaretto facenti parte della CIOV,
  • considerato che il Sinodo del 2002 con l'atto n. 38 approvò la proposta formulata dalla Tavola valdese decidendo fra l'altro di affidare alla Tavola la gestione diretta dell'ente patrimoniale CIOV per un anno, con riserva di prorogare il termine con delibera espressa da parte del Sinodo stesso nella sessione 2003,
  • preso atto della delibera della Giunta della Regione Piemonte DGR n. 65-9841 del 30 giugno 2003, con cui la Regione Piemonte ha deliberato l'acquisizione al servizio sanitario pubblico delle funzioni e delle strutture ospedaliere di Torino, Torre Pellice e Pomaretto attribuendole alle aziende sanitarie locali di riferimento ASL 1 di Torino e ASL 10 di Pinerolo;
  • ritenuto che la procedura volta all'attuazione del formale trasferimento delle funzioni e strutture ospedaliere è in atto, per cui è necessaria la proroga dei termini della gestione diretta dell'ente patrimoniale CIOV da parte della Tavola con le medesime modalità individuate nel documento allegato all'atto 38/SI/2002;
delibera di prorogare per un ulteriore anno la gestione diretta dell'ente patrimoniale CIOV da parte della Tavola valdese, che potrà agire così come previsto nelle "modalità" indicate nel documento approvato dal Sinodo 2002 con il richiamato atto n. 38/SI/2002, in particolare nei punti da 1 a 9.
n. 30 RINGRAZIAMENTO AI DIPENDENTI DEGLI OSPEDALI VALDESI
  Il Sinodo esprime il suo ringraziamento e la riconoscenza della chiesa a tutti i dipendenti degli ospedali valdesi di Pomaretto, Torre Pellice e Torino per la professionalità e lo spirito di servizio con cui hanno esercitato le loro mansioni da sempre ed anche in questo ultimo periodo pieno di incertezze e di preoccupazioni e li esorta a continuare con lo stesso spirito nella nuova situazione in cui si trovano a lavorare.