Le parole del Consiglio ecumenico delle chiese dopo l’attacco alla comunità ebraica in Australia
Il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), il pastore Jerry Pillay, ha denunciato l’attacco terroristico avvenuto a Sydney, in Australia, durante la cerimonia di accensione della prima candela di Hanukkah a Bondi Beach, un luogo simbolo per le famiglie e le comunità.
«Il Consiglio ecumenico delle chiese denuncia senza riserve l’orribile e spaventoso attacco terroristico avvenuto a Sydney, in Australia. L’attacco, che ha preso di mira persone innocenti mentre partecipavano a una pacifica cerimonia religiosa e che si dice abbia causato almeno sedici morti, è un atto di violenza profondamente inquietante, evidentemente attuato con motivazioni antisemite, che mina i principi fondamentali della dignità umana, della libertà religiosa e della coesione sociale. È particolarmente angosciante e inaccettabile che questo incidente sia avvenuto proprio all’inizio di Hanukkah, una festa che simboleggia la luce, la fede e la resilienza di una comunità di fronte alle avversità. Il fatto che l’attacco sia avvenuto in un momento in cui le persone si erano radunate per onorare una tradizione profondamente radicata nella speranza e nella resistenza spirituale rende questo atto ancora più eclatante».
«Questo attacco – prosegue la dichiarazione – fa parte di un preoccupante aumento globale di atti antisemiti che rappresentano un odio violento e mettono in pericolo la sicurezza di comunità che hanno vissuto pacificamente per decenni all’interno di società multiculturali. Tale violento antisemitismo costituisce una grave violazione dei diritti umani fondamentali e non può essere tollerato in nessuna società democratica».
Il Cec, fin dalla sua fondazione nel 1948, ha condannato l’antisemitismo come “peccato contro Dio e contro gli esseri umani” e ha invitato tutte le chiese a denunciare l’antisemitismo, indipendentemente dalla sua origine, come assolutamente inconciliabile con la professione e la pratica della fede cristiana.
