Torre Pellice, Venerdì 30 Agosto
Il primo discorso pubblico di Alessandra Trotta come nuova moderatora della Tavola valdese spazia sui grandi temi sociali e teologici: impegno sociale, ecumenismo, tutela dei diritti umani, democrazia e giustizia.
Tre le parole chiave del suo discorso: “noi”, “ribaltamento” e “unità “. “Un ‘noi’ universale, non contrapposto a un ‘voi’ che individua i nemici da cui difendersi, non settario, elitario né escludente” afferma Trotta, che indica la fede come via per superare la contrapposizione fra diritti individuali e sociali, fra benessere personale e bene comune. La parola “ribaltamento”, centro dell’etica cristiana, è il capovolgimento dello status, come dice il motto scelto dalla Commissione sinodale per la diaconia (CSD) per la sua campagna di sensibilizzazione: “Prima gli ultimi”. Terza parola, “unità “, intesa come compattezza, fondata non sull’autorità di un solo membro, ma sulla partecipazione egualitaria senza gerarchie. “La Chiesa è chiamata a vincere la spinta alla frammentazione, alla divisione, all’esclusione – sostiene la moderatrice -. Serve una collaborazione fondata sulla fiducia reciproca, per camminare insieme, invece che ciascuno per sé”. L’unità di cui si parla non è uniformità , ma pluralità e riconoscimento gli uni degli altri.
Il discorso di Alessandra Trotta si è concluso con un impegno all’umiltà e alla fiducia: “umiltà che apre a un ascolto attento, sincero, dentro e fuori le chiese, un ascolto di tutti, a cominciare da quelli che non ci sono o non ci sono come vorremmo; a quelli rabbiosi, ai delusi, agli impauriti, agli apatici, un ascolto interessato a capire i linguaggi, i bisogni e farsene interrogare, accettando il rischio di un dialogo vero”.
E fiducia intesa come “fiducia in Dio, fondamento della nostra speranza; ma anche fra di noi” dichiara Trotta. “Questa fiducia si costruisce con un’informazione completa e trasparente, una comunicazione fluida, in dialogo costruttivo ancorché critico; con una collaborazione leale, con un pregiudizio positivo sull’impegno dell’altro, sulla sua sincera ricerca di fare ciò che è meglio, e di farlo a partire dal confronto autentico con la parola di Dio”.
Leggi il discorso integrale sul sito chiesavaldese.org
Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha eletto, come ogni anno, i propri organi amministrativi. Oltre alla nuova moderatora Alessandra Trotta, sono stati eletti come membri della Tavola valdese:
Erika Tomassone (vicemoderatora), Laura Turchi, Italo Pons, Greetje van der Veer, Dorothea Mà¼ller, Ignazio Di Lecce.
ll Sinodo ha riconfermato la pastora Mirella Manocchio quale Presidente dell’Opera delle chiese evangeliche metodiste d’Italia (OPCEMI) e il professor Fulvio Ferrario quale Decano della Facoltà valdese di teologia.
Tratto dal NEV del 29 Agosto 2019