«Dio il SIGNORE chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”» (Genesi 3,9)
Nella Bibbia cerchiamo spesso delle risposte alle nostre domande. Spesso sono domande che riguardano la nostra fede, la nostra ricerca di Dio, altre volte riguardano le questioni della nostra vita, dei nostri rapporti, eppure spesso nella Bibbia troviamo le domande di Dio. La prima domanda di Dio è rivolta all’uomo, ad Adamo, il quale si è nascosto nelle profondità del giardino dopo aver trasgredito a Dio. Adamo dove sei?
Che senso ha questa domanda? Perché Dio ha bisogno di cercare Adamo? Lui sapeva ogni cosa, era già a conoscenza di quanto era accaduto, eppure scende nel giardino alla ricerca di Adamo. Adamo sente i passi di Dio e si nasconde. Questa domanda non serve a Dio per trovare Adamo ma serve ad Adamo per ritrovare se stesso, per uscire dalla tana nella quale si era nascosto, la domanda serve ad Adamo per ritrovare Dio.
Nella nostra vita abbiamo bisogno che qualcuno ci ponga la domanda: dove sei? A che punto della tua esistenza ti trovi? Non è la domanda del tribunale, dell’inquisizione, è la domanda dell’amico che tende la mano come a dire: so quello che è accaduto ma tu non lo sai ancora, dove ti trovi ora dove ti nascondi!
Così è Dio per noi, egli ci cerca sempre, tende la sua mano e rivolge la sua Parola affinché noi ritroviamo la strada, prendiamo consapevolezza del nostro passato e del momento che viviamo. Dio non interroga, Dio Parla ed è sempre una parola che sostiene, che vuole riprendere il dialogo interrotto. A noi spetta il compito di rispondere, eccomi Signore, sono qui davanti a te.