«Perciò, carissimi, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace; e considerate che la pazienza del nostro Signore è per la vostra salvezza»
Avere pazienza è difficile. Lo vediamo quando siamo costretti ad aspettare senza avere qualcosa da fare, un libro da leggere, o il cellulare da guardare.
La Parola di oggi si rivolge alla comunità cristiana delle origini, preoccupata dal ritardo del ritorno del Signore, mentre i suoi detrattori gongolano, dicendo «Dov’è la promessa della sua venuta? Perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione» (2 Pietro 3,3-4). Queste persone pensano che il mondo continuerà per sempre così com’è, e si preoccupano solo di sfruttarlo per il loro interesse. Per inciso, il parallelo con il capitalismo moderno che continua a negare l’esistenza del cambiamento climatico è straordinario.
La lettera di Pietro condanna questi detrattori, raccontando come giungerà su di loro un giudizio per il quale non si erano preparati, e invita noi a ravvederci, a cambiare direzione. Ma bisogna dunque semplicemente aspettare la fine del mondo, senza impegnarsi in quello presente? Fermi col naso all’insù ad aspettare il ritorno del Signore? Pietro invita i suoi lettori a “attendere e affrettare la venuta del giorno di Dio” (2 Pietro 3,12). Ma appunto: attendere o affrettare? E come si fa ad affrettare il Regno di Dio?
Noi non costruiamo il Regno di Dio, questo è chiaro. Ma affrettarlo può anche voler dire andargli incontro: nessuno può far salire più velocemente la marea, ma può camminare sulla spiaggia verso l’acqua, e allora incontrerà la marea più velocemente.
Come si fa? Pietro risponde “fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace“. Giovanni Calvino, commentando questa parola, spiega che “questa pace è la quiete di un’anima a proprio agio, che riposa sulla Parola di Dio“.
Ecco, allora, come possiamo sapere in quale direzione muovere le nostre vite per affrettare la venuta del Regno: riposando sulla Parola di Dio.