Il messaggio della presidente Najla Kassab
150 anni per la Comunione mondiale di chiese riformate (WCRC) di cui anche la Chiesa valdese fa parte. L’importante anniversario è stato festeggiato il 12 e il 13 luglio a Londra, dove tutto ebbe inizio.
La WCRC e le sue chiese membro affondano le loro radici nella Riforma del XVI secolo guidata da Giovanni Calvino, John Knox, Ulrich Zwingli e dai precedenti movimenti di riforma di Jan Hus e Valdo da Lione. Le chiese membro sono congregazionaliste, presbiteriane, riformate, unite e valdesi. Oggi la maggior parte di esse si trova nel Sud del mondo e molte sono chiamate a testimoniare come minoranze religiose nei loro paesi. La Comunione ha la sua segreteria ad Hannover, in Germania.
In occasione dei festeggiamenti si è tenuto un culto presso la Chiesa internazionale americana di Londra. L’evento è stato ospitato dalla Chiesa riformata unita (URC), una delle 232 chiese membro della Comunione e tra gli organismi fondatori dell’organizzazione.
La pastora Najla Kassab, presidente della WCRC, ha tenuto la predicazione riflettendo sui momenti in cui le parole falliscono ma il canto resiste. Per lei, cantare è un atto di resistenza, ricordo e rinnovamento. Ricordando la sua infanzia a Beirut devastata dalla guerra, dove lei e la sua famiglia si riparavano sottoterra tra le bombe, ha detto: «Quando le parole non aiutano, si canta. Cantare non è una via di fuga. È dove Dio ci incontra e ci ricorda che non siamo soli».
Con la sua predicazione, incentrata sul Salmo 96, Kassab ha invitato la chiesa a «cantare una nuova canzone» non solo nella melodia ma nella missione, per promuovere la giustizia e favorire comunità inclusive così da portare la testimonianza del Vangelo oltre le mura del tempio.
Il pastore Setri Nyomi, che svolge attualmente la funzione di segretario generale della WCRC, ha ricordato le tappe storiche che hanno portato alla costituzione della Comunione. Diversi i leader delle chiese membro presenti ai festeggiamenti, alcuni dei quali hanno portato una parola di saluto.
