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  • Luca 5,4-5

    di Marco Gisola

    «Gesù disse a Simone: “Prendi il largo, e gettate le reti per pescare”. Simone gli rispose: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiamo preso nulla; però, secondo la tua parola, getterò le reti”»
    A viste umane, la richiesta di Gesù è irragionevole, eppure i discepoli eseguono ciò che egli dice loro. La Parola di Gesù, per Pietro e gli altri discepoli vale di più della ragionevolezza.

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  • I Epistola di Giovanni 4,20-21

    di Marco Gisola

    «Se uno dice: "Io amo Dio", ma odia suo fratello, è bugiardo; perché chi non ama suo fratello che ha visto, non può amare Dio che non ha visto. Questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: che chi ama Dio ami anche suo fratello
    “Dare” e “servire” sono il modo in cui Gesù ci ha amati e questo è anche l’amore che ci viene “comandato”: amore concreto, vissuto, fatto di “dare” e di “servire”, di mettere a servizio del prossimo la nostra vita.

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  • I Epistola di Giovanni 5,4

    di Marco Gisola

    «Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede»
    La fede che vince il mondo è la fede di chi crede che Gesù è venuto a vincere convertendo l’odio in amore, l’egoismo nella comunione. La vera vittoria è quella in cui non vi sono sconfitti, ma porta la giustizia e la pace.

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  • Salmo 145,15-16

    di Marco Gisola

    «Gli occhi di tutti sono rivolti a te, e tu dai loro il cibo a suo tempo. Tu apri la tua mano, e dai cibo a volontà a tutti i viventi
    Dio rimane fedele alla sua creazione, che continua a sostenere. La sua fedeltà ci spinge alla gratitudine verso il Dio che ci ha donato la vita e ci spinge ad operarci affinché il cibo che Dio dona venga condiviso fra tutti i viventi e vi sia maggior giustizia nel mondo, come era nel disegno iniziale del Creatore.

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  • II Libro dei Re 5,18-19

    di Daniele Garrone

    «Naaman disse: “Quando il mio sovrano entra nel tempio di Rimmòn per prostrarsi, si appoggia al mio braccio e mi devo prostrare anch’io ... il Signore perdoni il tuo servo per questo.” Eliseo rispose: “Va’ in pace!”»
    Naaman, alto ufficiale del re di Aram, è stato appena guarito dal profeta Eliseo da una malattia. La sua vicenda non finisce con la ritrovata salute, ma culmina in una conversione.

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