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  • Atti 7, 58-59

    di Francesco Sciotto

    «I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: “Signore Gesù, accogli il mio spirito”».
    Stefano, lo abbiamo sentito spesso, è il primo cristiano ad essere stato ammazzato a motivo della sua fede. La morte che fa, tra l'altro, è una morte inequivocabilmente religiosa: la lapidazione. Mentre l'esecuzione di Gesù ci racconta di una pena che spettava a ribelli e schiavi, una morte politica, dunque; per Stefano la questione è chiara: la sua fede è il motivo della sua morte.

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  • Matteo 22, 35-36

    di Francesco Sciotto

    «E uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: “Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?”»
    Dopo aver viaggiato molto, Gesù giunge finalmente a Gerusalemme. Lungo il suo marciare ha spesso incontrato degli avversari, persone che hanno tentato di metterlo in difficoltà. La domanda che prendiamo in esame oggi gli è rivolta da un fariseo, dottore della legge, dopo che Gesù ha appena risposto ad un altro gruppo di avversari.

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  • Matteo 5, 13

    di Francesco Sciotto

    «Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini.»
    Voi sarete calpestati. Sembra che Gesù ci dica questo. Se non sarete capaci di "salare" a sufficienza, finirete calpestati, come si calpesta l'immondizia gettata in terra, o il materiale di risulta, ormai inutilizzabile.

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  • Gioele 2, 15-17

    di Francesco Sciotto

    «Sonate la tromba a Sion, proclamate un digiuno, ... Adunate il popolo, ... Piangano ... i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: "Risparmia, o Signore, il tuo popolo e non esporre la tua eredità all'infamia, allo scherno delle Nazioni!"»
    La bibbia ci parla di eventi storicamente lontani e di difficile comprensione per chi vive in mondo economicamente diverso da quello di Gesù e dei profeti. Ma gli eventi naturali continuano ancora oggi a minacciarci. Ci soffermiamo spesso, in questi casi, sull'eventuale significato "teologico" delle catastrofi. Sulla domanda: "perché Dio lo ha fatto? Perché non ha impedito che ciò avvenisse?".

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  • Atti 24, 24-26

    di Francesco Sciotto

    «Dopo alcuni giorni Felice, venuto con sua moglie Drusilla, che era ebrea, mandò a chiamare Paolo e lo ascoltò circa la fede in Cristo Gesù. Siccome Paolo parlava di giustizia, di temperanza e del giudizio futuro, Felice si spaventò e replicò: "per ora va"; e quando ne avrò l'opportunità, ti manderò a chiamare"... »
    L'apostolo Paolo ha passato buona parte del suo ministero itinerante in carcere. Dunque, altro che itinerante! Qui lo troviamo in carcere a Cesarea, in attesa di "traduzione" a Roma. A Gerusalemme, dove è stato arrestato, l'aria era divenuta irrespirabile per lui e la comunità nascente: l'establishement del Tempio, sommo sacerdote in testa, aveva addirittura ordito un complotto per farlo ammazzare.

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