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di Gabriele Bertin

"Gesù, udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritirò in Galilea.

[…] E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, città sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali. Mentre camminava lungo il mare della Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare, perché erano pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò. Essi, lasciando subito la barca e il padre loro, lo seguirono"


Nei racconti di vocazione dei vangeli si guarda con grande interesse a CHI Gesù chiama, ma meno il DOVE questo avviene. Gesù si sposta, lungo una terra periferica, di confine. Esclude le città, luoghi dove si esercita un potere tossico, commistione fra politica e religiosità. Il centro, la città, sarà il luogo verso cui andare alla fine della sua missione, per scuotere e sconvolgere. Ma ora, perché questa possa portare frutto c’è bisogno di volgere lo sguardo, e la voce, a quei giovani pescatori del margine. La periferia di Capernaum è città di mare, di passaggio, dove si toccano e si mescolano culture, lingue, e religioni diverse. Per una religiosità che difende la purezza attraverso l’esclusione, come quella dell’ebraismo del tempo, la scelta di Gesù è più che radicale, è rivoluzionaria. L’immagine che ci propone è quella di una azione divina che nasce e fiorisce nei luoghi dello scarto, dalle “cose che non sono” direbbe l’Apostolo Paolo. Così quella periferia è terra di vocazione, di riconoscimento di doni e di scommessa sulla capacità di giovani pescatori di pescare altre persone con le parole del vangelo. Non è il centro urbano ad essere centro dell’azione di Dio, ma è la periferia che permette all’evangelo di risuonare nelle orecchie e nelle vite di chi lo ode. “Seguimi” dice semplicemente il maestro, e forse è la straordinarietà della sua scelta di iniziare proprio lì dove nessuno voleva volgere lo sguardo, da un confine, che convince quei giovani a seguirlo nel rivoluzionare la propria vita.