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di Giuseppe Ficara

«Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede per noi con sospiri ineffabili.»

L’apostolo Paolo, nella lettera ai Romani, parla della grazia di Dio come un dono dello Spirito. Afferma che la grazia di Dio è per noi come il respiro, dunque è per noi vita; lo Spirito, infatti, è chiamato dall’apostolo “Spirito della vita” (Rom. 8,2).  Questo Spirito agisce in ogni persona affinché possa accogliere la grazia di Dio.

Tuttavia, ciascuno di noi fa i conti con le proprie debolezze umane, ci rendiamo conto di essere fragili perché la fede non muta la nostra condizione di persone umane, anzi, è ci chiesto di essere umani fino in fondo, di accettare la nostra fragilità portandola, nella preghiera, al Signore. Egli ci risponde offrendoci il suo amore e la sua grazia che ci permettono di intravvedere, come attraverso uno squarcio, nuove possibilità, nuove forze.

Infatti, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza perché non siamo lasciati soli a noi stessi, nelle nostre fragilità, nelle nostre paure, o malattie, ma ci è data la possibilità di una guarigione.

Eppure, quante volte non siamo capaci di trovare le parole giuste per esprimere ciò che stiamo provando; quante volte non sappiamo cosa chiedere a Dio e viviamo disorientati, come senza una bussola e non sappiamo ciò che è bene per noi, per gli altri e la nostra confusione ci fa vedere solo tutta la nostra fragilità.

L’apostolo stesso avverte di essere come una persona paralitica su una sedia a rotelle, incapace da sola di farsi strada e di prendere la direzione giusta, allora chiude gli occhi e si lascia condurre da chi lo accompagna e spinge la sua sedia. Ha fiducia in chi lo guida e non oppone resistenza. Altre volte si sente come una persona le cui ginocchia non hanno più forze, sono esauste, vacillano, non ce la fanno più ad affrontare il cammino che ha davanti.

Ecco, lo Spirito è quella forza improvvisa per la quale ci si rimette in piedi e le ginocchia vacillanti riprendono forza, non tremano più, ci permettono di rialzarci e di riprendere la nostra strada. Certo, noi restiamo immersi nella nostra fragilità umana, ma lo Spirito ci permetterci di vedere oltre il nostro dolore, oltre le nostre paure, oltre la nostra debolezza.