I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.

di Susi De Angelis

«[Maria] diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo» (Luca 2,7)

La storia di Gesù inizia con una impossibilità, con un rifiuto ed un respingimento. Egli nasce proprio lì dove è rifiutato. Molti lasciano i propri paesi per cercare una luce e per trovare senso alla propria vita compiendo spesso viaggi terribili tra deserti, prigioni e il Mediterraneo. Spesso non c’è posto per loro! Così nascono in luoghi poco adatti, vengono abbandonati nei luoghi che noi non vogliamo abitare. Gesù è nato come un rifiutato e presto sarà un migrante per motivi politici fuggendo in Egitto. Gesù nasce ed è già una minaccia per i potenti. Eppure egli era la luce, egli era ed è la speranza per il mondo intero.

Abbiamo reso la nascita di Gesù un evento innocuo. In realtà quella culla è piena del dolore del mondo. Lì vengono ospitati tutti coloro che ovunque cercano un riparo. In questa mangiatoia c’è Dio, c’è l’Evangelo della grazia, c’è la luce della riconciliazione e tutto questo è motivo di festa, di lode, di vita nuova soprattutto per tutti coloro che si sono persi nel mondo, per terra e per mare.

Gesù è la possibilità di ritrovare la strada e di sperimentare l’amore di Dio. Ma questo Gesù è anche un giudizio da parte di Dio. Il Gesù che nasce come un rifiuto e uno scarto è il giudizio di Dio verso i nuovi albergatori del nostro benessere. Quando entreremo nel Natale accadrà che cambieremo completamente la nostra mente e il nostro cuore. Beati voi quando aprirete la porta affinché nessuno più debba nascere in una stalla o morire nel mare. Amen