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di Luca Anziani

«Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando il vangelo del regno, guarendo ogni malattia e ogni infermità tra il popolo» (Matteo 4,23)

Gesù è sempre in movimento. Egli è il movimento stesso della Parola di Dio, possiamo dire che segni i passi di Dio nella storia proprio nell’essere sempre in movimento. Gesù è così l’andare e il venire, la sorpresa e la conferma della presenza di Dio. Gesù abita le zone limitrofe, le periferie dell’esistenza. Questo è l’Evangelo, la buona notizia nel tempo in cui ogni incontro è sempre un rischio, ogni percorso insieme sembra un ostacolo.

Gesù spesso è oltre un confine, nella terra di nessuno dello spirito e della mente. Incontra uomini e donne che nessuno voleva incontrare, si confronta con la malattia, considerata segno di condanna divina o di impurità, accoglie i peccatori. Gesù cammina proprio le strade che nessuno vuole percorrere. Egli non ha una casa ma tutti e tutte sono a casa con Gesù.

Così predica nelle sinagoghe della Galilea terra delle genti e qui annuncia il senso dell’Evangelo e la gioia di ogni incontro: predica la venuta del Regno di Dio e cura ogni malattia e infermità. Predica la Parola di Dio che annuncia che Dio governa questo mondo e aiuta, guarisce, sostiene.

Questo è, ora, il senso della vita di tutti coloro che vogliono seguire Gesù: continuare a testimoniare e a dire che Dio non è lontano, che rimane e che segna la nostra vita con amore e poi curare le ferite degli ultimi, accogliere chi è escluso, decidere di camminare ancora per le strade di confine che Gesù aveva scelto proprio come la sua casa.