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di Marco Gisola

«Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede»

Vincenti o perdenti? Questa sembra essere la domanda che domina la nostra società. La competizione regna sovrana in ogni ambito della vita sociale, e la competizione produce vincenti (pochi) e perdenti (molti). Questa parola della prima lettera di Giovanni ci dice che la fede vince il mondo. 

Ma che cosa vuol dire che la fede vince? E chi viene sconfitto? Lo sconfitto è il “mondo”, che nel Nuovo Testamento ha a volte (ma non sempre) significato negativo; quando ha un significato negativo la parola “mondo” indica quelle forze che si oppongono a Gesù e al suo regno. Le forze che si oppongono a Gesù e al suo regno sono molte, oggi come ieri: l’odio, la sete di potere e di ricchezza, il razzismo, il fanatismo politico e religioso, insomma ogni espressione egoistica che presuppone un senso di superiorità degli uni sugli altri e genera discriminazione e oppressione. È questo che Gesù è venuto a vincere. 

E chi sono gli sconfitti? Il modo in cui Gesù vince è diverso da quello che intendiamo normalmente con i concetti di vittoria e sconfitta; Gesù vuole sconfiggere l’odio non eliminando coloro che odiano, ma trasformandoli; Gesù vuole sconfiggere l’ingiustizia e l’oppressione non eliminando malvagi e oppressori, ma convincendoli a non commettere più ingiustizia e a non opprimere più, convertendoli dall’odio all’amore, dall’egoismo alla comunione.

La fede che vince il mondo è la fede di chi crede che Gesù è venuto a vincere in questo modo e che solo in questo modo si vince davvero. La vera vittoria è quella in cui non vi sono sconfitti, ma porta la giustizia e la pace. 

Una sfida impossibile? Gesù ci ha creduto fino alla fine, fino alla croce, segno apparente della sua sconfitta e della vittoria del “mondo”. La mattina di Pasqua ha dimostrato che aveva vinto lui, senza sconfiggere nessuno. La fede nel Cristo risorto è la fede in questa vittoria senza sconfitti.