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  • Ebrei 3,15

    di Bruno Rostagno

    «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori
    La voce di Dio è udibile. Dio non resta chiuso nel suo mistero, ma si apre, vuole comunicare. Non vuole solo essere il Dio universale, vuole essere il nostro Dio, vuole che ognuno e ognuna di noi possa rivolgersi a lui e chiamarlo: mio Dio. Vuole che “mio Dio” significhi anche: mio amico. Gesù ai suoi discepoli ha detto: «Non vi chiamo più servi, ma amici». Se ci chiama amici è per metterci in azione, per coinvolgerci in un progetto di vita che significa salvezza non solo per noi, ma per tutti.

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  • Daniele 9,18

    di Bruno Rostagno

    «O Dio, noi non ti supplichiamo fondandoci sulla nostra giustizia, ma sulla tua grande misericordia
    Una ricostruzione della società non può che fondarsi sulla giustizia. La ripresa dev’esserci per tutti, non solo per le dieci famiglie più ricche (le quali del resto non hanno bisogno di ripresa, visto che negli ultimi anni hanno raddoppiato il loro reddito). La giustizia è rivendicata da chi paga il maggior prezzo della crisi (chi a 50 anni perde il lavoro).

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  • Isaia 60,2

    di Bruno Rostagno

    «Le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il Signore e la sua gloria appare su di te.»
    Indirizzata per la prima volta alla comunità israelitica che, verso la fine del VI secolo avanti Cristo, cercava faticosamente di ricostruire Gerusalemme e di darsi un’organizzazione, questa parola potrebbe oggi essere interpretata dalla comunità cristiana come rivolta a se stessa. Abbiamo celebrato il Natale, ascoltato il Vangelo che dice: «La luce splende nelle tenebre». Lasciamoci dunque illuminare dalla luce di Gesù.

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  • Giovanni 1,17

    di Bruno Rostagno

    «La legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo
    Sia ben chiaro: già la legge è stata una dimostrazione della grazia e della verità di Dio. La legge diventa opprimente e può addirittura essere mortale quando è separata dalla grazia; quando assume un valore assoluto e diventa fine a se stessa. Allora perde il suo scopo, che è di servire alla convivenza umana: non impedisce ai disonesti di continuare a imbrogliare, ma riesce benissimo a imbrigliare gli onesti.

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  • Romani 8,14

    di Bruno Rostagno

    «Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio
    Lo Spirito Santo è il grande educatore. Ci illumina interiormente e ci spinge avanti; istruisce e mette in movimento; chiarisce e fa crescere. Per opera dello Spirito afferriamo il senso della parola di Dio, quello che Dio fa ci diventa comprensibile. Non è soltanto un fatto intellettuale. Non si comprende la parola di Dio solo con il cervello. Se Dio ci parla vuol dire che ci incontra

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