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  • Giovanni 15,13

    di Giovanni Anziani

    «Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici»
    Dare la vita per qualcuno non è, oggi, un evento che facilmente possiamo registrare. Vi sono altri eventi comuni a tutti noi e sono quelli raccolti nell’antica frase: la tua morte è la mia vita. Non donare se stesi, ma rapinare la vita degli altri sembra essere oggi l’unico messaggio dominante. Gesù ha percorso un sentiero diverso e ha costruito la sua comunità di discepoli nell’amore come unica forza di vita. Amore è dono di sé perché altri abbiano un futuro di pace; affinché vi sia libertà da ogni violenza.

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  • Ebrei 11,1

    di Giovanni Anziani

    «La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono»
    Finalmente abbiamo una risposta chiara e convincente riguardo alla fede cristiana, ma nonostante la chiarezza di questa definizione credo che in tutti noi rimanga ancora un ampio spazio per domande riguardo alla fede. Per molti la fede è conquista di conoscenze religiose; per altri è la forza spirituale frutto di sacrifici; e ancora per altri è abbandono nel mistero della religione. Parlando della fede cristiana è necessario riflettere riguardo ad alcune questioni.

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  • II Corinzi 1,3-4

    di Giovanni Anziani

    «Benedetto sia il Dio e Padre del nostro signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale consola ogni nostra afflizione ...» (2 Corinzi 1,3-4).
    Dio di ogni consolazione! Vorrei riflettere su questa affermazione e, in particolare, su questa “consolazione” più volte ripetuta nella pagina biblica e tante volte da tutti desiderata. Credo che vi sia in molti, oggi, il bisogno di essere consolati e quindi poter essere liberati da afflizioni e da avversità.

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  • Matteo 5, 11-12

    di Emanuele Fiume

    Il Signore Gesù Cristo dice: «Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi
    L’ultima delle beatitudini, delle certezze di consolata beatitudine per gli ascoltatori e per i discepoli, l’unica in seconda persona: “Beati voi”. Beati voi, perché soffrirete direttamente a causa della vostra appartenenza a Gesù Cristo, perché soffrite per la reazione del mondo al fatto che appartenete a lui. È l’unica beatitudine assicurata per chi si trova in una situazione “per causa di Gesù”. E questa situazione è la persecuzione.

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  • Matteo 5, 10

    di Emanuele Fiume

    Il Signore Gesù Cristo dice: «Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli»
    Non vi è una specificazione della giustizia, giustizia umana o giustizia divina. Si tratta di quella giustizia che nasce dalla giustizia di Gesù e che, mediante, i credenti, viene condivisa nel mondo. Ma anche di quella giustizia anelata e condivisa dai più deboli, che trova nella giustizia di Gesù il suo senso e la sua vittoria. Quella giustizia che fa sì che il credente sia libero di spendersi per una causa giusta.

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