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Fondamento della fede cristiana

Il Cristo, il Messia promesso, costituiva già prima di Gesù l'oggetto dell'attesa di diverse correnti spirituali all'interno del popolo di Israele L'unzione con olio costituiva nell'antico Israele il rito con cui un nuovo re veniva stabilito nelle sue funzioni. Perciò il re poteva anche essere chiamato l'Unto; in ebraico, Messia; in greco, Cristo. Il compito, la missione di far nascere un mondo in cui regni la pace, secondo le profezie dell'Antico Testamento è prerogativa di una persona rivestita di un potere regale. Il Cristo, appunto.

"Cristo" è la principale parola usata per definire la persona di Gesù. Significa che Gesù è venuto a compiere le profezie dell'Antico Testamento, cioè a realizzare l'intervento decisivo di Dio che porta nel mondo la pace e la giustizia. Nel linguaggio biblico, tale intervento è chiamato Regno di Dio. Gesù ha dimostrato il significato del Regno di Dio con una pratica di accoglienza, di insegnamento e di comunione.
Ma l'opera terrena di Gesù si conclude con la morte sulla croce che fa pensare a un totale fallimento.

La fede cristiana vi vede invece non una sconfessione, ma il coronamento dell'opera. La morte di Gesù ci rivela che tutta la sua persona era impegnata in nostro favore; Gesù non ha riservato per sé neppure un briciolo della sua esistenza. La croce ci rivela l'amore di Dio, costituisce non la fine di una impresa religiosa, ma la dimostrazione di tutto il significato dell'esistenza di Gesù, e contemporaneamente l'inizio di una nuova azione potente di Dio. Dio agisce nella morte di Gesù; subisce la potenza distruttrice, l'affronta e l'annienta. Il risultato di questa azione è la risurrezione. Gesù è dato all'umanità non solo come colui che prende su di sé la conseguenza mortale del peccato, ma come colui che apre all'umanità un nuovo cammino di vita, in cui la morte non può più incutere paura. Gesù è ora più che mai il Signore che accoglie, che guida, che porta alla pienezza della comunione con Dio gli esseri umani, realizzando anche la pace tra di loro.

La divinità di Gesù sta in questo straordinario potere di comunicare vita. Egli è il Figlio di Dio in quanto la stessa forza creatrice di Dio, il suo stesso amore diventa, grazie alla sua vita e alla sua opera, realtà nella storia umana.

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