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Selezione delle decisioni sinodali

n. 142 SOVRAFFOLAMENTO DELLE CARCERI
  Il Sinodo, anche alla luce della recente sentenza pilota della Corte europea dei diritti umani “Torreggiani contro Italia” che condanna la Repubblica per avere, nelle proprie carceri, violato le norme contro i trattamenti inumani e degradanti; nella consapevolezza che il grado di civiltà e di progresso sociale di un Paese si misuri anche dalla sua capacità di trattare in maniera dignitosa quanti sono per motivi penali privati delle libertà personali, denuncia la vergognosa situazione in cui versano le carceri italiane, luoghi di detenzione, ma, è bene ricordarlo, anche di lavoro, dove ai reclusi è sostanzialmente impedito l'accesso ai diritti fondamentali e dove operatori e agenti sono costretti a lavorare in condizioni indicibili. Auspica che le istituzioni della Repubblica, già più volte richiamate in tal senso da diversi organi internazionali, intervengano energicamente al fine di rimuovere tutti gli ostacoli all'accesso ai diritti fondamentali a quanti vivono l'esperienza della detenzione, nella convinzione che tali ostacoli tradiscano in maniera evidente lo spirito costituzionale della pena come trattamento finalizzato alla rieducazione del reo. Invita le chiese metodiste e valdesi italiane, nei propri territori, a partecipare a quanti più progetti tesi a promuovere il reinserimento sociale di detenuti ed ex detenuti, l'assistenza e l'accompagnamento delle vittime di reato, la riconciliazione, anche sulla scorta delle esperienze avviate dalle chiese già impegnate in tale ambito e dalle opere diaconali.
n. 136 CONTRO L'OMOFOBIA
  Il Sinodo, richiamandosi a una predicazione cristiana che annuncia che il Signore ci ha accolti al di là del nostro genere, provenienza geografica, orientamento sessuale, come espresso nella parola biblica: Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina, perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù (Galati 3:28) e che ci chiama a condividere questa gioia che invita all'amore per il prossimo; consapevole di rappresentare una chiesa che dialoga, al suo interno e con la società, riafferma il proprio impegno di contrasto a ogni forma di discriminazione, da realizzare anche attraverso percorsi di crescita comuni e di confronto sulle relazioni affettive. Richiama le chiese all'attenzione e all'ascolto delle esperienze di ogni persona vittima di sopruso omofobo. Invita le chiese a proseguire nell'organizzazione di momenti di crescita spirituali che sottolineino la centralità dell'accoglienza nella nostra spiritualità, anche organizzando veglie e culti in occasione della Giornata mondiale contro l'omofobia (17 maggio) come già iniziato da anni in alcune chiese metodiste e valdesi e come avviene in molte chiese sorelle. Ringrazia la commissione fede e omosessualità, che ora coinvolge anche le chiese battiste, per il lavoro svolto e per il materiale prodotto e invita le chiese a utilizzarlo, così come la lettera della CEPPLE sul tema della benedizione delle coppie dello stesso sesso. Richiama, di fronte ai gravi episodi omofobici degli ultimi mesi, la necessità che anche l'Italia, in coerenza con l'art. 3 della Costituzione della Repubblica, adotti al più presto una chiara legislazione contro la violenza omofoba.
n. 137 VIOLENZA DI GENERE
  Il Sinodo, consapevole che il fenomeno della prevaricazione e della violenza di genere (verbale, psicologica, fisica) contro le donne è frutto di una secolare cultura patriarcale e sta emergendo quale problema sociale pericolosamente diffuso e trasversale rispetto alle convinzioni politiche, gli strati sociali e l’ubicazione geografica; che la sua degenerazione estrema, il femminicidio, si sta rivelando in tutta la sua gravità; che per contrastare questo stato di violenza sulle donne non è sufficiente agire con l’inasprimento delle pene, ma è urgente favorire un cambiamento culturale della società tutta, in cui la chiesa ha la sua parte di responsabilità; che è necessario un lavoro all’interno delle chiese metodiste e valdesi sul fronte della formazione alle relazioni e dell’ascolto delle situazioni sommerse perché queste non trovano voce neppure al nostro interno, anche per la difficoltà delle chiese d’intervenire nelle relazioni familiari; preso atto che una riflessione sulla maschilità esiste nelle nostre chiese e può essere una risorsa per ripensare i ruoli e le identità di genere; chiede agli organismi territoriali e alle chiese locali d’impegnarsi fortemente nel riaprire la discussione sulle questioni di genere e nell’affrontare i fenomeni di prevaricazione e violenza a tutti i livelli e con tutti gli strumenti a disposizione, al fine di favorire la crescita di una cultura che permetta di accettare le scelte dell’altro/a anche quando la relazione di coppia si rompe. Chiede alla Tavola, agli organismi territoriali e alle chiese locali di appoggiare iniziative di sostegno (sia psicologico, sia finanziario) alle vittime di violenza.
n. 143 NO AI CONFLITTI ARMATI
  Il Sinodo, rattristato dalle notizie relative ai conflitti e agli sviluppi politici in Medio Oriente, esprime forte preoccupazione per il dilagare della violenza, per gli sviluppi della guerra civile in Siria, in Egitto e nei paesi limitrofi. Esprime solidarietà alle chiese cristiane e ai popoli dell'area che sono vittime dei conflitti armati e condanna fermamente ogni intervento armato da parte di altre nazioni come metodo per risolvere tali violenze. Si augura che i capi di stato e la società civile si adoperino per una soluzione diplomatica e pacifica di tali conflitti. Richiamando il cammino del Consiglio ecumenico delle chiese dall'incontro di Kingston 2011 (“Per una pace giusta”) all'assemblea generale di Busan 2013 (“Dio della vita, guidaci alla giustizia e alla pace”), chiede alla Tavola e al Comitato permanente OPCEMI di promuovere fra le chiese sorelle un appello ai capi di stato perché rinunzino a ogni conflitto armato. Fa appello a tutti i leader religiosi affinché si impegnino a promuovere la pace, la fratellanza e la libertà religiosa contro ogni fanatismo religioso.
n. 135 GIORNATA DELLA LEGALITA'
  Il Sinodo, riconoscendo che l’illegalità, nelle sue forme pervasive e quotidiane, è uno tra i principali problemi della nostra società; consapevole del fatto che la fede cristiana non può essere disincarnata, ma deve saper denunciare il sopruso e l'ingiustizia; consapevole altresì che l'opposizione all'illegalità non può limitarsi a non compiere il male e voltarsi dall'altro lato, ma richiede di fare il bene e compiere delle scelte coraggiose, invita le chiese metodiste e valdesi a considerare il tema della legalità come uno degli ambiti di testimonianza privilegiati. Cosciente del fatto che anche i gesti simbolici sono importanti per smuovere le coscienze, invita la Tavola a promuovere una “Giornata della legalità” offrendo alle chiese materiale per una riflessione matura e consapevole.
n. 140 GLOBALIZZAZIONE E AMBIENTE
  Il Sinodo, richiamando l'appello biblico di Genesi 2:15: “Dio prese dunque l'essere umano e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse”, le riflessioni proposte in questi anni dalla Commissione globalizzazione e ambiente (GLAM) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia sui temi della salvaguardia del creato, la Carta ecumenica del 2001 che esortava sia a riconoscere “con gratitudine il dono del creato, il valore e la bellezza della natura” sia a “impegnarci insieme per realizzare condizioni sostenibili di vita per l'intero creato”; ritenendo che l'impegno per la salvaguardia del creato sia uno dei compiti prioritari delle nostre chiese e che i nostri stili di vita e le nostre azioni, anche piccole, abbiano delle conseguenze globali, chiede alle chiese di mettere in pratica queste riflessioni attraverso azioni concrete come quelle proposte dalla Commissione GLAM con le esperienze di comunità ecocompatibili e/o con l'esperienza di certificazione ambientale come quella ottenuta dalla Chiesa valdese di Milano col progetto “Gallo verde”.
n. 26 VOCAZIONE DEI CREDENTI
  Il Sinodo ribadisce che ogni credente è chiamato ad essere testimone del Risorto nella concretezza della sua esistenza quotidiana; che le nostre chiese sono delle realtà in cui la speranza della fede è viva, pur nella consapevolezza del nostro peccato, e che l'invito a predicare “la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza” (2 Timoteo 4:2) rimane la prima urgenza della nostra vocazione. Auspica che tutte le chiese utilizzino il materiale prodotto dalla Commissione evangelizzazione, per far conoscere meglio i contenuti della nostra fede e la realtà della nostra testimonianza. Dà mandato alla Tavola d’istituire per l’anno 2014, in forma sperimentale, una “Settimana dell’evangelizzazione”, possibilmente in primavera, e invita le chiese ad organizzare iniziative di evangelizzazione. Ringrazia la Commissione evangelizzazione per il lavoro svolto con creatività.
n. 28 LABORATORIO INTERCULTURALE "LINFA"
  Il Sinodo si compiace del buon avvio del progetto formativo della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (FCEI) denominato “Laboratorio interculturale di formazione e accoglienza” (LINFA), che si sta dimostrando uno strumento di scambio teologico e culturale e un'occasione di comune crescita nella fede. Incoraggia la Tavola a sostenere il proseguimento di questo progetto, e le chiese a promuoverlo.
n. 29 INTEGRAZIONE CULTURALE
  Il Sinodo, a vent'anni dall'inizio del percorso verso l'integrazione interculturale nelle chiese metodiste e valdesi (“Essere chiesa insieme”); rallegrandosi delle molteplici e plurali esperienze attraverso le quali esso prosegue e si approfondisce, e del fatto che sia diventato parte integrante della vita delle nostre chiese, le invita a proseguire in questa direzione, avvalendosi degli strumenti già a disposizione. Consapevole che tale percorso, come ogni processo di crescita e avvicinamento, incontra inevitabilmente anche momenti di difficoltà, situazioni di tensione, parziali fallimenti, invita le chiese a sostenere con l'aiuto fraterno e la preghiera le comunità, i fratelli e le sorelle che vi sono maggiormente esposti. Informato dell'esistenza di strutture e luoghi decisionali a caratterizzazione etnica e non formalizzati nell'ordinamento ecclesiastico, invita le chiese, i circuiti e i distretti ad approfondirne la conoscenza e a perseguire con essi un rapporto di avvicinamento e comunicazione costante, e a richiamarli ove necessario al rispetto del regolamento vigente. Invita inoltre la Tavola a proseguire la riflessione sulla posizione di tali strutture rispetto al quadro degli ordinamenti. Raccomanda alle chiese un'attenzione costante, affinché le proprie riflessioni e le proprie prassi siano sempre inserite nell'orizzonte ampio dell'essere chiesa insieme con “tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue” (Apocalisse 7:9).
n. 141 ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'INSEGNAMENTO RELIGIOSO CATTOLICO
  Il Sinodo, invita le chiese valdesi e metodiste a sollecitare tramite la Tavola, nel prossimo mese di settembre, il Ministero dell'istruzione circa la corretta applicazione della normativa vigente in merito alle attività alternative all'insegnamento religioso cattolico (IRC), in modo che tutte le attività richieste da chi non si avvale vengano organizzate dalle istituzioni scolastiche nei tempi dovuti e con le modalità previste dalla legge. Invita la Tavola ad attivare un percorso di monitoraggio, anche in collaborazione con l'Associazione 31 ottobre, circa l'attivazione delle attività alternative all'IRC laddove richieste dai membri di chiesa, in modo da mettere in luce le criticità in merito all'attivazione dell'attività didattica e formativa, spesso ostacolata e/o disattesa, rilevando i casi in cui gli aventi diritto abbiano dovuto ricorrere allo strumento della diffida per veder rispettata la scelta espressa. Ribadisce che l'insegnamento delle attività alternative costituisce un servizio strutturale obbligatorio, necessario per garantire la laicità e la parità dei cittadini nell’istruzione pubblica: di conseguenza, le scuole hanno l'obbligo di istituire insegnamenti in alternativa alle ore di religione cattolica. L’assenza di tale insegnamento discrimina chi non si avvale dell’IRC, costringendolo a rimanere negli spazi scolastici senza poter svolgere l'attività didattica alternativa scelta. Istituire in tutta Italia l’ora alternativa all’IRC è quindi un dovere cui lo Stato deve ottemperare per rispettare i diritti costituzionalmente riconosciuti quali quelli degli studenti e dei lavoratori, per cui tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge.
n. 78 RAPPORTI CON LE CHIESE BATTISTE
  Il Sinodo, si rallegra per le occasioni di testimonianza e consolidamento dei rapporti con l’Unione cristiana evangelica battista d'Italia (UCEBI). Esprime la propria partecipazione alla rivisitazione della storia dei battisti italiani in occasione del loro centocinquantesimo anniversario. Invita la Tavola e il Comitato permanente OPCEMI a continuare la collaborazione in tutti gli ambiti di testimonianza sotto forma di predicazione, formazione e diaconia; a cogliere ulteriormente le possibilità e le sfide offerte da occasioni di concreta collaborazione territoriale in specifico riferimento alle forze pastorali; a sostenere il dialogo teologico sulle tematiche del battesimo.
n. 45 CULTURA E COMUNICAZIONE
  Il Sinodo, rallegrandosi dei primi vent'anni del settimanale Riforma-L'Eco delle Valli Valdesi e ritenendo che il giornale rimanga uno strumento prezioso per lo scambio di informazioni e idee all'interno delle nostre chiese e di comunicazione corretta sul mondo protestante storico verso l'esterno; consapevole che le difficoltà economiche in cui versa sono anche strutturali e difficilmente potranno essere risolte in tempi brevi, auspica che i nostri organi di stampa e di comunicazione lavorino in coordinamento tra di loro; invita i consigli di chiesa/concistori a promuovere maggiormente il settimanale; invita la SEP, in collaborazione con gli esecutivi, a promuovere iniziative atte a migliorare la formazione dei redattori e dei collaboratori di Riforma-Eco delle Valli; invita la Tavola a valutare la possibilità di offrire un sostegno economico idoneo a Riforma-Eco delle Valli, anche tenendo presente la situazione particolarmente delicata in cui versa la stampa nel nostro Paese; invita la Tavola e il Comitato permanente OPCEMI, per quanto loro compete, a valutare la possibilità di promuovere un convegno che affronti le questioni legate al futuro della testata.
n. 48 CULTURA E COMUNICAZIONE
  Il Sinodo, ribadendo il ruolo essenziale della Claudiana nel panorama editoriale italiano quale unica casa editrice del protestantesimo storico, auspica la positiva conclusione del cambiamento societario dell’editrice e un suo futuro assetto più stabile; invita le chiese a incrementare la promozione delle pubblicazioni della Claudiana; auspica una più stretta collaborazione fra le chiese e le librerie Claudiana.
n. 105 IMPEGNO DIACONALE DELLE CHIESE
  Il Sinodo, consapevole della crisi economica che crea disuguaglianze sempre più marcate, invita le chiese a continuare il loro impegno diaconale e ad avvalersi dell’opportunità di presentare i loro progetti di diaconia comunitaria per ricevere sostegno logistico e finanziario. Chiede alla Tavola e alla CSD di vigilare che i progetti proposti dalle chiese siano rispondenti ai criteri dei progetti dell’otto per mille.
n. 134 MANTENIMENTO DEI SERVIZI OSPEDALIERI
  Il Sinodo, richiamando gli accordi intercorsi fra Tavola valdese e Regione Piemonte nel 2003, nei quali la Regione si impegnava a garantire “il mantenimento dei livelli di prestazione erogati dai presidi ospedalieri della Commissione istituti ospitalieri valdesi” (L.R. 18 maggio 2004, n. 11, art. 1); presa coscienza della difficile situazione in cui versano gli ospedali valdesi di Pomaretto, Torino e Torre Pellice, minacciati di drastico ridimensionamento e chiusura; informato del fatto che le tre strutture svolgono un lavoro encomiabile per la popolazione, e sono state considerate in diverse occasioni “di eccellenza” dall'Ente pubblico; riconoscendo che, nel caso di Pomaretto e Torre Pellice, vengono già rispettati i parametri della Legge regionale; consapevole che la loro minacciata chiusura si assomma a una serie di eventi analoghi (chiusura della tratta ferroviaria Pinerolo-Torre Pellice; programmata soppressione del tribunale di Pinerolo; servizi postali sempre meno funzionali; scuole primarie perennemente a rischio per un numero troppo esiguo di allievi) che hanno come risultato probabile l'ulteriore spopolamento delle zone montane e il conseguente abbandono di un territorio sempre più fragile; preoccupato per il senso di ingiustizia e frustrazione che queste politiche provocano negli abitanti delle aree montane e disagiate, che qualcuno ha definito “eutanasia silenziosa” delle persone più deboli e anziane, le quali di fatto non potranno più accedere a cure indispensabili, sia per la mancanza di posti letto, sia per la distanza chilometrica che le separa dal proprio contesto e dai propri affetti; ricordando che le difficoltà che si patiscono in questo territorio non sono uniche, ma condivise in tutte le zone d'Italia in cui una “politica dei tagli” colpisce le fasce più deboli della popolazione, ringrazia tutti coloro che si impegnano attivamente per contrastare questa deriva; ringrazia la Tavola per avere inoltrato ricorso al Presidente della Repubblica contro la chiusura dell'ospedale valdese di Torino e la invita a sostenere le iniziative dei comitati e dei gruppi di cittadini, nelle forme più efficaci, affinché quanto stabilito dalla legislazione regionale venga rispettato su tutto il territorio; invita le chiese metodiste e valdesi a sostenere con la preghiera e con qualsiasi altra azione nonviolenta gli sforzi di chi vuole mantenere abitabile questa zona del nostro Paese, così da poter essere da sostegno e portare speranza.
n. 86 DIACONIA
  Il Sinodo, consapevole del fondamentale lavoro svolto dalle opere diaconali in una situazione di crisi generalizzata, di tagli e ritardi nei pagamenti da parte degli enti pubblici; riconoscendo che in alcune aree del Paese i “tagli lineari” allo stato sociale stanno portando all’impoverimento progressivo, in particolare, di sanità e scuola, con il risultato di attribuire ad alcune nostre strutture una funzione “suppletiva”; consapevole dell’inevitabilità dell’utilizzo dei fondi otto per mille anche per le spese di gestione e per la manutenzione degli edifici, a volte anche di pregio, oltre che per i progetti, ritiene necessario volgere anche uno sguardo al futuro, nell’ottica di una gestione attenta e consapevole delle opere, sempre aperta a prospettive di rinnovamento e riprogettazione.
n. 25 ORGANIZZAZIONE DEL CAMPO DI LAVORO
  Il Sinodo, consapevole della complessa realtà in cui la Tavola è costretta a svolgere il suo compito, accoglie l'invito ad avere un “nuovo sguardo” sull'organizzazione del campo di lavoro. Auspica che le chiese autonome interpretino il loro status senza dimenticare la situazione di chiese non autonome, ma altrettanto attive sul loro territorio. Auspica altresì una più stretta collaborazione tra chiese, concistori/consigli di chiesa e pastori/e. Invita la Tavola, ad iniziare dall'anno ecclesiastico 2014/2015, il progetto di un anno di vacanza a ogni cambio pastorale. Invita le chiese autonome che hanno meno di 250 membri ad accettare che la Tavola possa affidare al/la loro pastore/a anche compiti di collaborazione con chiese vicine e/o per altri progetti.