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Selezione delle decisioni sinodali

n. 41 PACCHETTO SICUREZZA
  Il Sinodo,
  • guidato dalla Parola di Dio: “Cercate il bene della città …” (Ger 29,7);
  • richiamandosi ai principi che sono alla base della nostra Repubblica e della nostra convivenza democratica, secondo i quali si devono rimuovere tutti gli ostacoli che discriminano le persone a causa “della loro razza, della loro fede e della loro condizione personale”;
  • memore delle esperienze di emigrazione, anche clandestina, di cui sono stati protagonisti in passato tanti italiani, tra cui molti membri delle nostre chiese, poi divenuti cittadini a pieno titolo delle nazioni in cui si erano recati;
  • convinto che la promozione della piena integrazione e dell’ottenimento della cittadinanza da parte degli immigrati che contribuiscono al bene dell’Italia siano interessi della Repubblica e non una minaccia da ostacolare;
esprime la sua indignazione
  • per le conseguenze che la legge 15 luglio 2009, n. 94 ha, non soltanto sugli immigrati, ma anche sui cittadini italiani, sulla qualità della nostra democrazia e del nostro stato di diritto;
  • per i sentimenti di diffidenza che tale legge alimenta:
    • nei cittadini stranieri, posti in una situazione di sudditanza psicologica indipendentemente dalla regolarità o meno della loro situazione;
    • nei cittadini italiani, irresponsabilmente spinti a credere, da un lato, che l’immigrazione clandestina sia la principale causa di insicurezza e, dall’altro, che questa legge renda più sicuro il nostro paese, mentre in realtà essa contribuisce ad aumentare i casi di clandestinità, favorendo lo sfruttamento degli stranieri e la loro caduta nella definitiva invisibilità, esponendoli maggiormente a divenire preda della criminalità organizzata.
In particolare, il Sinodo ritiene inaccettabile una normativa come quella della L. 94/2009 che si pone in aperto contrasto con i principi fondamentali del nostro ordinamento, tra l’altro
  • perseguendo come reato la condizione dello straniero irregolare, talora determinata dalle lentezze burocratiche, e non un comportamento lesivo di un bene giuridico effettivo e condiviso (in contrasto con il principio di “offensività” riconosciuto dalla Corte costituzionale);
  • elevando iniqui ostacoli al ricongiungimento familiare e al matrimonio tra e con immigrati, laddove il nostro ordinamento riconosce particolare valore sia alla famiglia sia al matrimonio;
  • limitando il diritto alle cure mediche, laddove il nostro ordinamento riconosce il diritto alla salute;
  • limitando l’accesso all’istruzione dei bambini immigrati.
Le chiese valdesi e metodiste si riconoscono direttamente toccate dalla L. 94/2009 sia in quanto organismi ecclesiastici, sia attraverso le proprie opere, i propri ministri di culto, i singoli credenti siano essi membri di chiesa con responsabilità istituzionali – costretti a scelte laceranti tra i propri obblighi di coscienza e di coerenza e il rispetto di questa legge e di molte sue disposizioni – o cittadini stranieri presenti sul territorio dello stato italiano senza essere in regola con il permesso di soggiorno.
Il Sinodo, anche preso atto delle preoccupate osservazioni espresse dal Presidente della Repubblica alla promulgazione della legge 94/2009 auspica – ed invita le chiese a promuoverlo – un immediato impegno da parte dei cittadini per contrastare gli aspetti discriminatori della legge e per giungere ad una revisione della normativa sull’immigrazione.
Impegna altresì le chiese a contrastare la cultura xenofoba con i valori della cittadinanza repubblicana, con la tutela dei diritti umani e con la testimonianza resa all’insegnamento biblico sull’accoglienza dello straniero e contro il trattamento iniquo dei più deboli.
Incoraggia il lavoro del Servizio rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e invita a valorizzare il contributo all’integrazione e al positivo incontro tra culture costituito dal progetto “chiesa insieme”.
Invita la Tavola a protestare con le autorità per tutti i casi in cui le restrizioni sull’immigrazione limitino la libertà e l’autonomia della vita delle chiese.
n. 59 CELLULE STAMINALI
  Il Sinodo invia alle chiese il documento n. 14, "Cellule staminali (Aspetti scientifici e questioni etiche)" della commissione di studio per i problemi etici posti dalla scienza e le invita:
  • a studiarlo e a diffonderlo come materiale di riflessione;
  • a cercare occasioni pubbliche di confronto e dibattito sul tema in vista di una discussione e di un pronunciamento nel corso del prossimo Sinodo.
n. 47 INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA (IRC)
  Il Sinodo,
  • richiamato l'art. 37/SI/2008,
  • constatando che il tema dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche italiane rimane fulcro di importanti dibattiti,
accoglie con soddisfazione la sentenza 7076 in data 17 luglio 2009 del TAR Lazio, pur immediatamente appellata dal Ministro al Consiglio di Stato;
consapevole che la laicità della scuola è un punto nevralgico della battaglia per la laicità dello Stato, tutt'altro che conclusa,
invita le chiese a mantenere alta l'attenzione sull'argomento, organizzando incontri sul tema nei contesti locali;
segnala a questi fini lo strumento dei risultati dell'indagine fatta sul rapporto delle famiglie non cattoliche con l'IRC nel V Circuito delle nostre chiese ed in Puglia, pubblicati dalla Claudiana con il titolo: “Quale laicità nella scuola pubblica italiana?”, nonché le attività della Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dell'”Associazione 31 ottobre”.
n. 48 CARCERI
  Il Sinodo,
  • preso atto della gravissima condizione di disagio in cui è costretta a vivere la popolazione carceraria in molti istituti penitenziari;
  • rilevando che tale situazione di colpevole incuria ha portato ad un crescendo drammatico di episodi conflittuali, atti autolesionistici, suicidi;
  • in considerazione delle osservazioni delle istituzioni europee al governo italiano per aver tenuto comportamenti lesivi della dignità delle persone in stato di detenzione;
  • considerata la frequente carenza di sostegno sociale che impedisce a molti detenuti di accedere ai benefici di legge e non consente un reinserimento nella società a fine pena;
Richiama le istituzioni competenti
  • al rispetto del dettato costituzionale secondo cui la pena è finalizzata al reinserimento sociale;
  • al riconoscimento e alla tutela della dignità e dei diritti individuali di tutti gli esseri umani;
  • ad una inversione di tendenza nella destinazione delle risorse finanziarie affinché vengano utilizzate per la prevenzione anziché la repressione;
  • a rivedere le norme riguardanti l'ergastolo, incompatibili sia con lo spirito della Costituzione, sia con l'affermazione della dignità umana.
Invita le chiese a sostenere ed assistere le persone sottoposte a pene detentive con interventi concreti e vegliando affinché siano garantiti i loro diritti.
n. 43 150 ANNIVERSARIO DELL'UNITA' D'ITALIA
  Il Sinodo,
preoccupato per la battuta d'arresto subita dalla programmazione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia,
confidando che tale ritardo non sia dovuto a disaffezione rispetto all'idea di unità nazionale,
ricordando che gli evangelici italiani parteciparono con entusiasmo e convinzione al Risorgimento, leggendo in quegli eventi storici l'opportunità per predicare la Parola di Dio e collaborare alla formazione di un cittadino adulto e liberato attraverso l'annuncio della grazia di Dio e capace di costruire uno stato laico, moderno e efficiente;
auspica che l'organizzazione delle celebrazioni in argomento sia quanto prima ripresa;
invita comunque la Tavola valdese, le CED, i circuiti e le chiese ad organizzare nel contesto locale altri appuntamenti e progetti per l'evento, in collaborazione con la Commissione per la celebrazione del 150° dell'Unità d'Italia.
n. 28 TERREMOTO IN ABRUZZO
  Il Sinodo esprime solidarietà alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto; apprezza il sensibile e concreto intervento offerto da Tavola valdese e Comitato permanente Opcemi in accordo con la Federazione delle chiese evangeliche in Italia, ed invita le chiese a mantenere vivo il proprio sostegno, sia con la preghiera, sia con l'aiuto materiale occorrente.
n. 44 PACE, NON VIOLENZA E SALVAGUARDIA DEL CREATO
  Il Sinodo, invita le chiese a lavorare sui temi della pace e della nonviolenza, a partire dal documento del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC): "Gloria a Dio e pace sulla terra".
Negli anni che ci separano dall'assemblea mondiale di conclusione del “Decennio per superare la violenza” (1998-2011) le chiese sviluppino iniziative di guarigione e riconciliazione per la nostra società minacciata da strutture di inimicizia. Tali iniziative siano intraprese a livello locale e nazionale e possibilmente in modo ecumenico e coinvolgendo altre realtà della società civile.
Il Sinodo invita altresì la Tavola a elaborare una risposta da inviare alla Commissione CEC “International Ecumenical Peace Convocation.”
n. 45 PACE, NON VIOLENZA E SALVAGUARDIA DEL CREATO
  Il Sinodo, ritenuto che il tema della salvaguardia del creato non debba mancare tra quelli cui è dedicata l'attenzione dei credenti, ed in vista della XV Conferenza delle Parti che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre 2009 e tratterà, tra l'altro, del cambiamento climatico,
invita le chiese
  • a promuovere la riflessione sull'attenzione all'ambiente e sulla lotta all'ingiustizia economica che è causa e conseguenza dell'indiscriminato sfruttamento delle risorse naturali;
  • a valutare di prevedere e porre in essere prassi ecologicamente sostenibili, sia nella vita individuale sia in quella comunitaria;
  • a valutare la possibilità di aderire alla manifestazione indetta per il 13 dicembre 2009 alle ore 15 (ora locale).
n. 62 RAPPORTO CON LE CHIESE PENTECOSTALI
  Il Sinodo,
consapevole dell'importanza per l'ecumenismo del dialogo con le chiese pentecostali che rappresentano una sempre più importante espressione spirituale dell'evangelismo mondiale, esprime gratitudine alla Commissione che ha prodotto il documento Per un patto tra la Chiesa cristiana evangelica Assemblee di Dio e la Chiesa evangelica valdese ed invita la Tavola valdese ad inviarlo alle chiese esortandole alla riflessione ed allo studio al fine di esprimere un parere alla Tavola valdese e al Comitato permanente OPCEMI in vista del prossimo Sinodo;
riconoscente al Signore per le occasioni che si sono create attraverso gli incontri con la Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia e con la Chiesa Cristiana Evangelica Assemblee di Dio, invita le chiese a ricercare e a rafforzare, ove possibile, il contatto e il dialogo fraterno con le chiese pentecostali e altresì la Tavola valdese a curare la dimensione ufficiale di questi rapporti attraverso la conferma delle apposite commissioni.
n. 75 SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
  Il Sinodo,
preso atto della crisi operativa determinata dai tagli operati dal Governo alle risorse economiche del servizio civile nazionale nel prossimo triennio 2009-11, si unisce alla campagna di mobilitazione per salvare il servizio civile nazionale, poiché ritiene che esso sia un patrimonio da promuovere e difendere
perché la pace, assieme alla giustizia e all'integrità del creato, richiama alla vocazione principale dei singoli credenti e delle chiese cristiane;
perché ha sempre riconosciuto il valore dell'obiezione di coscienza al servizio militare e l'impegno degli obiettori di coscienza nella società civile;
perché la giustizia sociale si realizza attraverso la partecipazione responsabile dei singoli cittadini e il servizio civile è un'ottima occasione per imparare a praticarla nella dimensione della cittadinanza attiva;
perché la testimonianza delle chiese si realizza anche adoperandosi per la formazione delle nuove generazioni e il servizio civile rappresenta un ponte per molti giovani verso il mondo del lavoro, dell'impegno sociale e la presa in carico delle responsabilità;
perché la democrazia si realizza concretamente solo quando le opportunità di formazione e crescita sono equamente distribuite e praticamente realizzate.
Per questo il Sinodo chiede alle chiese di sostenere la campagna per la difesa del servizio civile, promossa dalla Conferenza Nazionale Enti per il Servizio Civile (CNESC) cui aderiscono, oltre alla CSD Diaconia valdese, Acli, Aism, Anpas, Arci Servizio Civile, Anspi, Avis Nazionale, Caritas Italiana, Cenasca-Cisal, Cesc, Cnca, Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia, Cong. P.S.D.P. Ist. Don Calabria, Italia Nostra, Federsolidarietà/CCI, Focsiv, Legacoop, Scs/Cnos, WWF, Associazione Papa Giovanni XXIII, UNPLI.
n. 108 OTTO PER MILLE
  Il Sinodo, preso atto della modifica della nostra Intesa con lo Stato Italiano (legge 68 dell'8 giugno 2009), e che il gettito delle quote non espresse sarà disponibile a partire dal 2012, si rallegra del buon risultato fin qui raggiunto.
n. 109 OTTO PER MILLE
  Il Sinodo, rilevato che la divulgazione sui media della ripartizione del gettito OPM suscita apprezzamento e positiva risposta nella cittadinanza, incoraggia la Commissione Otto per Mille a continuare tale opera, cercando di rendere ancora più comprensibili i contenuti dei progetti finanziati.
n. 110 OTTO PER MILLE
  Il Sinodo ringrazia tutti coloro che destinano l'Otto per Mille alla Chiesa Valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi in Italia; ritenendo che questo segno esprima fiducia ed apprezzamento per la gestione di tali fondi da parte della nostra Chiesa, incarica la Tavola valdese di studiare un modo adatto per far giungere loro la nostra riconoscenza.