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Selezione delle decisioni sinodali

n. 73 ASSEMBLEA DI ACCRA
  Il Sinodo, informato sui lavori dell'Assemblea Generale della Alleanza Riformata Mondiale tenutasi ad Accra dal 30/7 al 13/8/2004, chiede alla Tavola di pubblicare e diffondere tra le chiese:
  • il patto per la giustizia economica ed ecologica, che contiene il testo di Confessione di fede;
  • la lettera di Accra alle chiese;
  • la liturgia destinata alle comunità per la celebrazione di un culto sui temi suddetti;
invita le chiese a studiare e a diffondere questi documenti, in vista di una discussione generale da tenersi nel prossimo Sinodo, sulla "Confessione di fede di fronte all' ingiustizia economica e alla distruzione ecologica".
n. 22 LE COMPASSIONI DEL SIGNORE NON SONO ESAURITE
  "Ecco ciò che voglio richiamare alla mente, ciò che mi fa sperare: è una grazia del Signore che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite" (Lamentazioni 3. 21-22)
Il Sinodo, invitato a riflettere dalle sollecitazioni delle relazioni della Tavola e della Commissione d’Esame, ha condotto un’ampia discussione sul tempo di crisi attraversato dalle nostre chiese (e che si inserisce nel quadro più generale della crisi della cristianità occidentale), contrassegnato dall’aumento dei conflitti e del disagio all’interno di diverse comunità, nonché da una diminuzione del numero dei membri di chiesa che, seppure lenta, appare costante e preoccupante.
Nel corso del dibattito si è riconosciuto il carattere spirituale della crisi, ma anche il fatto che affrontare onestamente e consapevolmente la realtà può essere il preludio per un positivo cambiamento.
Si rende necessario un tempo di "silenzio davanti a Dio", come dice il salmista: "Sta in silenzio davanti al Signore, e aspettalo", (Salmo 37.7).
In questa luce, il Sinodo esorta le chiese e i/le singoli/e credenti a riscoprire il senso più profondo della propria vocazione mediante un ritorno alla preghiera personale e comunitaria; allo studio, all’ascolto attento e all’obbedienza alla Parola di Dio; alla partecipazione attiva alla vita comunitaria (ed in particolare al culto domenicale nella consapevolezza che nella predicazione ci è dato ricevere la Parola di Dio); alla pratica dell’amore fraterno sostenuta dal reciproco ascolto, ed alla disponibilità a mettere a frutto i doni ricevuti dal Signore per il bene comune.
In tal modo si potrà veramente rispondere tutti insieme al mandato del Signore Gesù Cristo che ci invia ad annunciare l’Evangelo della Grazia e della Resurrezione alle donne e agli uomini del nostro tempo che sono agitati da una forte domanda di senso e da una sete spirituale.
Siamo di fronte ad una situazione in cui l’economia tende a dominare ed assorbire tutti gli ambiti della società, causando sia uno svuotamento del senso della vita e un disorientamento circa il suo valore, sia una precarizzazione delle esistenze che rende talvolta impossibile l’elaborazione di progetti di futuro. In questo contesto, le chiese sono chiamate, anziché a ripiegarsi su se stesse, a ritrovare proprio nell’ascolto fedele della Parola di Dio la loro vocazione specifica e, lasciandosi afferrare dal soffio dello Spirito, a divenire luoghi di ascolto e accoglienza in cui sia possibile sperimentare comunione, condivisione, consolazione e speranza, e vivere e risolvere i conflitti nella fraternità e sororità.
Rimaniamo convinti che, pur nelle loro esigue dimensioni, le chiese evangeliche in Italia abbiano, oggi più che mai, nei confronti dei nostri contemporanei, il "debito dell’evangelo" (Romani 1. 14) da annunciare e da vivere, facendosi portavoce e testimoni del messaggio liberante della salvezza per grazia mediante la fede nel panorama multiculturale presente oggi nel nostro paese.
Vivere e testimoniare questo messaggio richiede anzitutto che le nostre chiese si impegnino in un’attività di formazione biblica e spirituale che raggiunga tutti i membri di chiesa, valorizzando il ruolo di tutti i credenti nella varietà dei loro doni e ministeri.
In questo quadro, il Sinodo indice una giornata di preghiera, meditazione e riflessione biblica, da tenersi in tutte le chiese, in corrispondenza della prima domenica d’avvento.
In tale occasione vogliamo, ascoltando la voce dello Spirito, confessare il nostro peccato, manifesto in infedeltà, pigrizia, superficialità spirituale e molte vuote parole, nella lieta certezza che "né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future, né potenze, né altezze, né profondità, né alcun altra creatura potranno separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore", (Romani 8. 38-39).
n. 59 COMMISSIONE AD REFERENDUM SULLA DIACONIA
  Il Sinodo, ricevuta la relazione della Commissione ad referendum sulle prospettive della diaconia nella chiesa, ritenendo che la stessa contiene una corretta analisi dell’attuale situazione della nostra azione sociale e rappresenta, con i suoi spunti di riflessione, un’utile base per la prosecuzione del dibattito nelle chiese sulle prospettive della diaconia, la invia a tale scopo alle chiese, ai circuiti e ai distretti, auspicando che gli stessi, ciascuno per la parte di sua competenza, proseguano l’analisi e la riflessione che si sono così iniziate.
n. 60 DOMENICA DELLA DIACONIA
  Il Sinodo, considerando il carattere di solidarietà tra le opere CSD, invita la CSD a dedicare la colletta della Domenica della diaconia di quest’anno a favore dell’Uliveto-Comunità alloggio di Luserna S. Giovanni e a predisporre materiale informativo per le chiese volto a far conoscere meglio l’opera a favore dei diversamente abili.
n. 46 CAPACITA' PROGETTUALE
  Il Sinodo, informato sui progetti di "missione" illustrati dal CP/OPCEMI nella sua relazione, si rallegra della capacità progettuale in essi espressa e della volontà di presenza nella società italiana, in un tempo di grandi cambiamenti.
Nel quadro dalla volontà espressa dal CP stesso di una ricostruzione del tessuto comunitario, il Sinodo invita il CP/OPCEMI a dare ampia informazione in merito a tutti i livelli, coinvolgendo nell’elaborazione e nello svolgimento dei progetti stessi, in modo particolare, i Circuiti nel cui contesto questi dovranno trovare attuazione.
n. 52 I 150 ANNI DELLA FACOLTA' VALDESE DI TEOLOGIA
  Il Sinodo, grato al Signore per i 150 anni di attività della Facoltà valdese di teologia, si rallegra per il programma di iniziative proposte, auspica che le chiese lo accolgano con partecipazione e si lascino stimolare anche dal nuovo approccio creativo che esso presenta (sponsorizzazioni, sinergie).
n. 53 CENTRO «MELANTONE»
  Il Sinodo, informato circa gli sviluppi del "Centro Melantone" all'inizio del suo terzo anno di corsi, incoraggia la Facoltà valdese di teologia a proseguire nel lavoro e la invita a dare maggiore pubblicità ai suoi corsi, in modo da ampliare il novero dei probabili fruitori, definendo in modo sempre più preciso le finalità di questa attività.
n. 28 FRATELLI E SORELLE DI ALTRI PAESI
  Il Sinodo ringrazia il Signore per la ricchezza e le opportunità derivanti dalla presenza nelle nostre chiese di fratelli e sorelle di altri Paesi, una realtà oggi in crescita.
Le nostre chiese hanno un’importante occasione di testimonianza di una convivenza arricchente con fratelli e sorelle migranti, in un momento storico in cui il governo e parte della società italiana tendono a respingere questi uomini e donne, negando loro anche i diritti fondamentali e ignorando le loro ricchezze culturali e religiose, e le loro competenze.
La comunione con i credenti evangelici migranti è una parte costitutiva e centrale del nostro "essere chiesa", e in quanto tale va tenuta distinta dal pur importante lavoro diaconale di aiuto per e con gli immigrati in generale.
Questa realtà tocca trasversalmente tutti i settori del nostro lavoro, e della nostra presenza nella società italiana. Serve dunque una unità di intenti sul percorso "essere chiesa insieme" che appartenga alla chiesa tutta e si muova con il passo adeguato - né rimanendo indietro, né precorrendo i tempi, evitando atteggiamenti paternalistici anche se involontari. Questo percorso richiede disponibilità all’ascolto, in particolare delle situazioni locali variegate, e una riflessione sul tema "identità e auspicabili contaminazioni".
Il Sinodo, dunque,
  • invita le CED e i Consigli di Circuito ad adoperarsi perché la problematica dell’essere chiesa insieme sia costantemente tenuta presente nei lavori delle Assemblee di Circuito e delle Conferenze Distrettuali, utilizzando a tal fine il servizio del gruppo di lavoro "Essere chiesa insieme" della FCEI;
  • raccomanda alle chiese di ricercare un’equa rappresentanza delle diverse componenti nei propri organi decisionali;
  • invita le chiese a tenere conto dell’ "essere chiesa insieme" nel lavoro con i bambini e le bambine e i/le giovani, e a sviluppare qualche iniziativa concreta, anche piccola, di convivenza nei modi di operare e di pregare, che portino il segno e il contributo di queste nostre sorelle e fratelli;
  • raccomanda alla Tavola di darsi, di concerto con la FCEI, gli strumenti di lavoro necessari, e di riferirne al prossimo Sinodo;
  • raccomanda inoltre a Tavola e CP/OPCEMI di creare una collaborazione con gli organismi ecumenici, in particolare con la CEVAA, per rapportarsi efficacemente con le chiese di origine dei fratelli e delle sorelle presenti nelle nostre chiese;
  • raccomanda alle chiese di rendersi "visibili" per un più facile contatto da parte di questi fratelli e sorelle evangelici, sia in termini di una più efficace "segnaletica" delle proprie strutture, sia attraverso la redazione e la distribuzione di materiale informativo multilingue nei luoghi di maggior affluenza e frequentazione dei migranti;
  • invita Tavola, CP/OPCEMI e chiese a comunicare all’esterno verso la società italiana, ogniqualvolta possibile, le proprie esperienze di convivenza con i fratelli e sorelle migranti e a diffonderne i contributi di tipo artistico e culturale; un buon sostegno in questo senso potrà venire dall’attività dei nostri centri culturali.
n. 29 AMPLIARE I DIRITTI DI OGNI INDIVIDUO
  Il Sinodo, ricorda che gli immigrati che approdano alle nostre coste o si presentano alle nostre frontiere sono il nostro prossimo, e siamo corresponsabili per la tutela dei loro diritti e il loro benessere;
  • lamenta le gravi carenze della attuale legislazione italiana sull’immigrazione per quel che riguarda in particolare il rispetto e la garanzia dei diritti umani, carenze peraltro rilevate anche da una recente pronuncia della Corte Costituzionale; chiede pertanto una nuova legislazione, in sede nazionale ed europea, che regoli il fenomeno delle migrazioni e garantisca il diritto di asilo in aderenza alle più profonde ispirazioni e ai chiari principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, nonché delle norme internazionali sui diritti umani ratificate anche dal nostro Stato, in tema di rispetto della dignità umana e di promozione della solidarietà con i deboli;
  • chiede al Governo e al Parlamento italiano, che il cosiddetto "affinamento" della legge Bossi-Fini porti a garantire tutti i diritti umani di chi si presenta alle nostre frontiere e ad ampliare le possibilità di entrata legale nel territorio italiano, riducendo in tal modo il fenomeno della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento criminale dei migranti;
  • deplora la costituzione e il mantenimento dei Centri di Permanenza Temporanea, dove il funzionamento e il rispetto dei diritti umani non è garantito da precise norme - e ne chiede l’abolizione e la sostituzione con forme di trattenimento alternative che siano rispettose di tali diritti.
n. 77 PRESENZA CULTURALE IN ITALIA
  Il Sinodo, informato del programma predisposto dalla Claudiana per ricordare i centocinquant’anni di attività dell’editrice, esprime la sua gratitudine al Signore e si rallegra per questa lunga presenza culturale nel nostro paese, invita la Claudiana a dare il massimo risalto all’iniziativa presso le chiese.
n. 78 DIFFUSIONE DEL LIBRO CLAUDIANA
  Il Sinodo, invita le chiese a sostenere il lavoro della Claudiana attraverso la diffusione delle sue pubblicazioni. In modo particolare invita le chiese delle città in cui opera una libreria Claudiana a collaborare con la stessa, finanziariamente e attraverso il lavoro volontario, vedendo in essa un importante momento di presenza e di evangelizzazione.
n. 75 UN RAPPORTO FATTO DI INCONTRI CONCRETI
  Il Sinodo rivolge il seguente messaggio alle Chiese valdesi del Rio da la Plata:
"Care sorelle e fratelli,
vi ringraziamo per la vostra fedeltà e la vostra testimonianza, che sono un incoraggiamento costante per il ramo europeo della nostra chiesa.
Vi abbiamo sentito particolarmente vicine e vicini quando la crisi economica dell'Argentina e dell'Uruguay è apparsa sulle prime pagine dei giornali. Ma la comunicazione globale dice tutto e poi dimentica tutto. Altre crisi sono giunte, e rischiamo di emozionarci per ogni cosa e di dimenticare ogni cosa nello spazio di un giorno.
Grazie a Dio, il rapporto fra i due rami della nostra chiesa è fatto anche di incontri concreti, di visite che ci scambiamo, e, ogni volta che questo accade, ci vediamo reciprocamente come ambasciatori, non solo per conto delle chiese ma come inviati dal Signore. Mentre chiediamo a Dio di sostenerci nelle nostre difficoltà, vogliamo impegnarci a non dimenticare le vostre difficoltà e a fare nostra l'allegria della fede e della speranza che ci comunicate.
Chiediamo alle nostre chiese di sviluppare e mantenere gli scambi, le visite, i rapporti personali e istituzionali, certi che questo impegno è reciproco."