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Selezione delle decisioni sinodali

n. 63 PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA
  Il Sinodo riceve il documento sulla "Procreazione medicalmente assistita" (PMA) prodotto dal Gruppo di lavoro sui problemi etici posti dalla scienza alla fede e, senza pronunciarsi sui singoli giudizi, ne approva la diffusione come elemento di pubblica discussione; invita le chiese a discutere il documento inviando al gruppo di lavoro i risultati anche minimi della loro discussione
n. 64 PROBLEMI ETICI POSTI DALLA SCIENZA
  Il Sinodo, esaminata la bozza redatta dal Gruppo di lavoro sui problemi etici posti dalla scienza invita il Gruppo stesso a raccogliere i risultati del dibattito sinodale e ad utilizzarli ai fini di una nuova redazione del documento da inviare poi alle chiese;
invita tutte le chiese affinché tale documento venga esaminato e discusso in tutta la sua ampiezza, raccomandando di avvalersi anche del contributo professionale di coloro che meglio possono sviluppare e chiarire i contenuti del documento stesso;invita le chiese a prendere nota dei loro dibattiti e riflessioni ed a trasmetterli al Gruppo di lavoro sui problemi etici posti dalla scienza;
invita il Gruppo di lavoro ad utilizzare tali ulteriori risposte per la redazione del documento da presentare al prossimo Sinodo.
n. 52 CREDITO SCOLASTICO
  Il Sinodo, considerato
  • che con Ordinanza del 13 maggio 1999, il Ministro della Pubblica Istruzione ha emanato il provvedimento applicativo del cosiddetto "credito scolastico" agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole medie superiori;
  • che con tale ordinanza è stata disposta l’attribuzione di benefici in sede di scrutinio a coloro che si sono avvalsi della facoltà di scegliere l’insegnamento della religione cattolica o delle materie a questa alternative;
  • che tale insegnamento, in relazione alla sua natura confessionale, per espressa previsione di legge e per specifici pronunciamenti della Corte Costituzionale, è assolutamente facoltativo, sicché la scelta di avvalersene o meno non deve dar luogo a discriminazioni di nessun tipo nei confronti di coloro che, nel quadro della libertà di coscienza in materia di religione, abbiano deciso di non avvalersene;
  • considerato ancora che la Tavola valdese, unitamente alla FCEI, a numerose chiese evangeliche, all’Unione delle comunità ebraiche e ad alcune organizzazioni laiche, ha impugnato tale ordinanza davanti il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, chiedendone l’annullamento;
  • esprime la propria ferma opposizione alla grave iniziativa del Governo Italiano che appare chiaramente volta a limitare la libertà di scelta degli studenti attraverso l’incentivazione di un insegnamento che ha oggettive caratteristiche di condizionamento confessionale;
  • approva l’iniziativa della Tavola valdese tesa a ripristinare attraverso l’intervento dell’autorità giudiziaria la legalità violata dall’ordinanza governativa ed a tutelare quanti, credenti o non credenti abbiano scelto o intendano scegliere di non avvalersi dell’insegnamento confessionale o di quelli alternativi.
n. 58 VIOLENZA E ABUSI SULLE DONNE
  Il Sinodo, riflettendo sulla violenza e sugli abusi sessuali subiti dalle donne, deve constatare con dolore che questo problema, nella società italiana, è troppo spesso taciuto, trascurato, sottovalutato, a volte addirittura schernito da sentenze discutibili e da un giornalismo ammiccante;
ritiene che questo sia invece uno dei maggiori problemi del mondo contemporaneo e costituisca una frontiera che fa la differenza tra una società civile, nel suo senso più alto, e la barbarie;
è convinto che ancora troppo poco sia stato fatto dalle chiese cristiane per diventare dei luoghi di asilo e di guarigione, per predicare e lottare contro queste ingiustizie affinché nella coscienza e nei comportamenti di tutti, credenti e non credenti, sia sempre presente il rispetto della dignità della donna;
accoglie con speranza l’iniziativa, maturata nel corso del Decennio di solidarietà delle chiese con le donne, di sensibilizzazione verso il problema della violenza e degli abusi sessuali nei confronti delle donne che è stata promossa, a livello europeo, dalla Conferenza delle Chiese europee (KEK) e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), segnale di una attenzione e di una preoccupazione capaci di superare i confini confessionali;
auspica che questo esempio, dato dalle chiese cristiane europee, di unirsi per lottare contro un male che non ha confini né confessionali, né nazionali, né etnici sia raccolto dalle chiese evangeliche, ortodosse e cattolica in Italia.
n. 59 INIZIATIVA ECUMENICA PER LA DIGNITA' DELLA DONNA
  Il Sinodo, riflettendo sulla violenza e sugli abusi sessuali subiti dalle donne, in riferimento all’art. 58/SI/99,
invita la Tavola valdese a farsi promotrice presso la FCEI affinché la stessa prenda contatto con la CEI per cercare di ripetere in Italia la stessa iniziativa congiunta già realizzata a livello europeo e che potrebbe prendere forza e visibilità proprio dalla originalità della sua interconfessionalità;
invita altresì la Tavola valdese a proporre alla FCEI di valutare la possibilità di procedere, auspicabilmente d’intesa con la CEI, alla traduzione, stampa e divulgazione della lettera e del fascicolo che sul tema sono state appunto edite congiuntamente da KEK e CCEE;
invita tutte le chiese ad avviare una riflessione su questo tema ripensando la dignità del corpo - femminile e maschile - come tempio dello Spirito Santo facendone oggetto di educazione cristiana, dandone testimonianza fuori dalle proprie mura e coinvolgendo la società civile;
suggerisce, come strumento di prima riflessione, il materiale recentemente prodotto dalla FCEI e dalla FDEI, ed in particolare l’opuscolo "Oltre il silenzio" che raccoglie gli atti del convegno nazionale sulla violenza contro le donne tenutosi a Roma ed il numero speciale dedicato a questo tema da "Rete di Liturgia";
ringrazia FCEI e FDEI per lo stimolo dato all’attenzione verso questo problema;
invita inoltre le chiese ad ipotizzare iniziative concrete che permettano di suscitare e mantenere una durevole attenzione su questo tema affinché ne possano derivare effetti reali sulla sensibilità e sui comportamenti della società contemporanea.
n. 21 GIUBILEO - ANNO SANTO DELLA CHIESA CATTOLICA
  Il Sinodo, dopo aver discusso la questione del Giubileo cattolico del 2000, nei suoi vari aspetti storico-teologici e politico-culturali, così come espressi nel documento "Giubileo-Anno Santo" preparato dalla CCRE, approva il documento e lo invia all’attenzione delle chiese, alle quali spetta la responsabilità di intrattenere rapporti ecumenici locali;
invita le chiese
  • a verificare con attenzione l’opportunità o meno della partecipazione a liturgie e celebrazioni ecumeniche che direttamente o indirettamente possano essere associate al Giubileo-Anno Santo;
  • a promuovere una riflessione sulle conseguenze ecumeniche del Giubileo-Anno Santo;
conferma
  • l'impegno delle nostre chiese nel cammino ecumenico;
  • la solidarietà a quei settori del cattolicesimo che insieme a noi intendono esprimere il loro disagio nei confronti del clima giubilare romano.
n. 23 CRISI NEI BALCANI
  Il Sinodo, di fronte alla tragedia dei Balcani che, per la vicinanza geografica e per il ruolo svolto dall’Italia, ci tocca da vicino e ci interpella personalmente, ma senza dimenticare le altre numerose tragedie che si svolgono in paesi da noi lontani (in Africa, in Asia, in America);
e ricordando che questo millennio e questo secolo sono stati segnati da indicibili sofferenze, crimini contro l’umanità e genocidi, ma anche da segni di speranza (fine dell’apartheid, abolizione della schiavitù - 23.8.1804);
  • afferma che la guerra è guerra senza aggettivi, è il fallimento della politica e non il suo proseguimento, è il trionfo dell’odio e della morte e quindi negazione dell’Evangelo dell’amore e della vita, è "il salario del peccato" (Rom. 6,23);
  • ricorda altresì, e con forza, che la pace è il dono di Dio, la parola nuova che risuona per noi nell’annuncio dei profeti e nell’evento del Cristo, "nostra pace" (Ef. 2,14), mediante il quale Dio ha riconciliato con sè tutte le cose (Col. 1,19).
La pace, dunque, non è il frutto delle nostre azioni, il coronamento dei nostri sforzi, ma il dono di Dio, il coronamento della sua opera creatrice. Egli, nella sua grazia, chiama le donne e gli uomini di ogni tempo, a entrare nel suo progetto di vita, affida alla sua chiesa "il ministero della riconciliazione" (2 Cor. 5,18) e proclama "beati coloro che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio" (Mt. 5,9).In questo senso, paradossalmente, la pace non segue alla guerra, ma la precede; la riconciliazione non viene dopo il conflitto, ma lo precede.
Al posto delle parole conflitto e guerra, Dio ha scritto nella nostra storia le parole pace e riconciliazione, incarnandole nella vicenda di Gesù.
In obbedienza dunque alla parola di Dio e per esprimere la dignità nuova di figli e figlie, la chiesa di Gesù Cristo non può che adoperarsi per la pace.
Il Sinodo pertanto, richiamando le chiese valdesi e metodiste alla loro vocazione, le invita a diventare sempre più e meglio "scuole di pace", nelle quali si impara a vivere l’Evangelo della riconciliazione, a muovere i primi passi nella via del perdono, a incontrare l’altro e l’altra nella dimensione dell’amore di Dio e a imparare soprattutto la pratica dell’amore nei confronti del nemico (Mt. 5,43);
  • riafferma l'urgenza di costruire nel campo internazionale nuovi modi di governo dei conflitti che vadano oltre l'uso tradizionale della diplomazia ufficiale al cui fallimento segue come inevitabile il ricorso alle armi;
  • riafferma altresì la necessità di promuovere una nuova legalità internazionale che sia garantita da una autorità connotata in modo nuovo, capace di intervenire come "magistrato" internazionale in forza di un ampio riconoscimento dal basso;
invita le chiese a sostenere i progetti di ricostruzione del tessuto sociale, morale e materiale delle popolazioni colpite dalla guerra, messi in atto dalla Federazione delle chiese evangeliche;invia alle chiese le riflessioni della Tavola valdese, contenute nel preambolo della Relazione al Sinodo 1999, pagg. 28-30, quali elementi utili per stimolare il loro impegno concreto.