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di Claudio Pasquet

Riunione via zoom dal 25 al 29 maggio 2021 del Comitato esecutivo della Comunione mondiale di Chiese riformate

Torre Pellice, 3 Giugno 2021

Finalmente, come Comitato esecutivo della Comunione mondiale di Chiese riformate (Cmcr) abbiamo potuto incontrarci di nuovo dopo due anni. Non di persona, perché il Covid nel mondo è ancora una serissima minaccia, ma abbiamo potuto riunirci grazie alla modalità Zoom. Cosa non semplicissima per un comitato i cui membri vivono in tutti i cinque continenti, infatti gli orari prevedevano per alcuni una sveglia precoce o andare a letto in ora tarda. La più sfortunata è stata la delegata della Nuova Zelanda, per lei le riunioni iniziavano ogni giorno alle 23! Contrariamente alle riunioni del 2018 e 2019 (nel 2020 non ci siamo potuti vedere) questa volta abbiamo dovuto affrontare tematiche molto interne legate, per alcuni versi, alla pandemia.

La prima grossa novità è che per un anno staremo senza segretario esecutivo: quello attuale, Chris Ferguson, termina il suo mandato nell’agosto 2021 e ne cercheremo un altro che entri in funzione solo nel 2022. Il motivo è molto semplice: manca il denaro per finanziare questo posto di lavoro. Il Covid ha colpito duramente l’economia di tanti paesi e molte chiese si sono trovate nella necessità di far fronte alle spese interne tagliando i contributi alle organizzazione internazionali; altre già contribuivano per nulla o poco, per cui la scelta è stata obbligatoria. Inoltre il comitato messo in piedi per esaminare possibili candidati alla segreteria generale non ha potuto incontrarli a causa delle attuali restrizioni. Resta in piedi l’ufficio di Hannover con uno staff ridotto e abbiamo chiesto ai tre segretari esecutivi (Hans Lessing, Chiesa evangelica della Westfalia; Philip Peacock, Chiesa dell’India del nord; Phil Tanis, Chiesa riformata d’America) di assumere ad interim un incarico collegiale di segretario esecutivo. Per un anno questo comporterà meno contatti diretti con le Chiese e meno visite, che comunque resterebbero ancora difficili.

Questo periodo intermedio permetterà di riflettere e stabilire un nuovo modello di responsabilità condivisa aumentando la collaborazione tra esecutivo mondiale, presidenti regionali (una Regione corrisponde più o meno a un continente o metà di esso), un maggiore coinvolgimento dei membri dell’esecutivo e della presidente, la pastora libanese Najla Kassab.

Abbiamo però affrontato anche altre tematiche dichiarando il nostro appoggio a tutte le chiese cristiane che nel mondo si stanno battendo perché il vaccino non resti solo un’opzione possibile per i paesi ricchi. Intendiamo continuare gli incontri di “discernimento del tempo presente in tempi di Covid e oltre” per progettare il futuro della testimonianza delle Chiese riformate nel mondo: finora ci siamo visti via Internet scoprendo che si possono comunque fare incontri proficui di programmazione anche a distanza. Abbiamo ribadito l’impegno della Cmcr nel favorire incontri di pacificazione nelle molte parti del mondo che vivono conflitti come Camerun, Colombia, Israele.

Ci aspetta inoltre un impegno gravoso: l’Assemblea mondiale che si riunisce ogni sette anni e che dovrebbe tenersi nel 2024. Anche in vista di questa scadenza è stato istituito un comitato straordinario che dovrà trovare il luogo, le modalità di lavoro e... il denaro per riunire più di 400 persone da tutto il mondo e da molte Chiese. Anche questa è una gran bella sfida e nel prossimo Comitato esecutivo mondiale del maggio 2022 dovremo vagliare queste proposte e quelle di un futuro segretariato generale.

Inoltre una considerazione nient’affatto marginale: ogni giorno abbiamo iniziato i nostri lavori con un culto, e nonostante la distanza, l’inglese e la fatica di vedersi su uno schermo, ho sentito un grosso senso di fraternità; nonostante i tempi stretti di lavoro non abbiamo voluto sottrarre tempo alla Bibbia e alla preghiera. Anzi queste ci hanno fornito l’energia e la forza necessarie per sentirci davvero in comunione.