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Il Consiglio ecumenico delle chiese invita tutte le chiese membro a osservare il giorno di preghiera promosso dall’Alto Comitato per la Fraternità umana

Torre Pellice, 13 Maggio 2020

Il segretario generale ad interim del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), Padre Ioan Sauca, invita tutte le Chiese membro a osservare la giornata di preghiera globale giovedì 14 maggio. Si tratta di un’iniziativa congiunta dell’Alto Comitato per la Fraternità umana, di cui il CEC fa parte, per chiedere a Dio “preghiere e suppliche” per porre fine alla pandemia di COVID-19. L’appello è rivolto a tutti i leader religiosi e ai popoli di tutto il mondo ed è stato accolto anche dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia di cui le chiese  metodiste e valdesi fanno parte.

“Molte persone stanno sperimentando paura e incertezza, nonché traumi, separazione, isolamento e persino morte nelle loro famiglie o nelle loro comunità ecclesiali” ha detto Sauca.

“Mentre continuiamo ad attraversare questa crisi sanitaria globale, l’unità del mondo attraverso la preghiera riflette la nostra volontà di prenderci cura gli uni degli altri – ha continuato il segretario ad interim -. Le chiese membro del CEC possono, ciascuna secondo la propria tradizione e là dove si trovano, sostenersi a vicenda, guardare all’esterno, ai bisogni del prossimo e rafforzare la nostra unica famiglia umana”.

L’Alto Comitato per la fraternità umana è stato istituito lo scorso anno come risposta concreta al Documento omonimo firmato ad Abu Dhabi nel febbraio 2019 da papa Francesco e del Grande Imam, Ahmad Al-Tayyeb, a conclusione del Forum interreligioso presso il Fonder’s Memorial a cui ha partecipato anche il Segretario uscente del CEC, pastore Olav Fykse Tveit.