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Il pensiero della moderatora per Maria Vingiani, fondatrice del SAE

Torre Pellice, 20 Gennaio 2020

In occasione della morte di Maria Vingiani, fondatrice del Segretariato attività ecumeniche (SAE), la moderatora della Tavola Valdese ha scritto una lettera di condoglianze al presidente del SAE Piero Stefani per esprimergli il caloroso abbraccio di vicinanza delle chiese valdesi e metodiste.

«Dall’esempio di Maria - scrive la moderatora - speriamo tutti di ricevere sempre il desiderio struggente di essere “perfetti nell’unità”, una profonda  consapevolezza che solo in quanto uniti nell’amore di Cristo possiamo essere compiuti, completi come cristiani e dunque capaci di essere davvero portatori dell’Evangelo in tutti i linguaggi, i colori, le accentuazioni di cui ha bisogno un mondo sempre più frammentato e agitato da quell'insegnamento del disprezzo che aveva tanto scandalizzato la giovane Maria nella sua Venezia, muovendola ad agire personalmente nella fiducia della possibilità di un cambiamento».

La moderatora ricorda poi la passione e la preparazione della fondatrice del SAE: «Una combinazione formidabile veramente necessaria per andare avanti nel cammino ecumenico e del dialogo interreligioso: il fuoco che arde del desiderio di ciò che non c’è ancora pienamente, ma che già si intravede con gli occhi della fede; e la serietà con cui impegnarsi ad acquisire gli elementi essenziali per comprendere l’altro/l’altra nel profondo e per dare sostanza alle intuizioni che il coraggio delle convinzioni fa osare».

Al SAE appartengono, dalla sua nascita, molti membri delle chiese valdesi e metodiste e sono ancora più numerosi coloro che partecipano ogni anno alle sue sessioni di formazione, un luogo che la moderatora definisce di «costruzione di un’autentica pratica ecumenica e tappa fondamentale del proprio cammino nella fede».