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di Luca Pilone

Il Centro culturale valdese di Torre Pellice (TO), in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze (BNCF), ha dato avvio al progetto di catalogazione e di valorizzazione del cosiddetto “Fondo Guicciardini”.
L'iniziativa verrà presentata durante una conferenza stampa che si svolgerà martedì 18 febbraio alle ore 12 nei locali di piazza dei Cavalleggeri. Alla giornata prenderanno parte Maria Letizia Sebastiani, direttrice della biblioteca, Davide Rosso, direttore del Centro culturale valdese, Antonella Lumini, responsabile del settore catalogazione fondi antichi della BNCF, Valdo Spini, membro del Comitato scientifico della biblioteca e Laura Venturi.

Dal 1877 la Biblioteca nazionale centrale di Firenze custodisce il “Fondo Guicciardini”. La collezione, nata per volere del conte Pietro Guicciardini (1808-1886) con lo scopo di conservare tutte le edizioni della Bibbia tradotte in italiano, comprende oggi materiali riguardanti la storia della Riforma protestante del XVI secolo e quella del movimento evangelico italiano del XIX secolo.

Al fine di valorizzare il prezioso materiale, il Centro Culturale ha dato il via ad un progetto che ha come scopo quello di catalogare analiticamente tutti gli esemplari conservati nel fondo, corredandoli di un'ampia documentazione storico-bibliografica. “I volumi catalogati saranno resi accessibili e fruibili sul web: per quanto riguarda la catalogazione, sul Sistema bibliotecario nazionale (SBN Web) mentre per quanto riguarda la documentazione nel suo insieme, sul nascente portale web del patrimonio valdese, frutto del Protocollo di collaborazione nelle attività di inventariazione, catalogazione e valorizzazione del patrimonio culturale delle chiese valdesi e metodiste sottoscritto nel 2013 fra la Chiesa valdese e il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo”, afferma Davide Rosso, direttore del Centro Culturale valdese.

Il progetto, della durata di due anni, porterà inoltre alla realizzazione di una pubblicazione monografica e di una mostra dedicata al Fondo.
“La catalogazione delle opere raccolte dal conte Guicciardini – conclude Rosso – ci permetterà di valorizzare una parte notevole di quello che è il patrimonio culturale protestante e evangelico del nostro paese”.

17 febbraio 2014