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No a razzismo e xenofobia

A cura dell'Agenzia stampa NEV - Notizie Evangeliche

Torre Pellice (TO), 25 agosto 2017 - In materia di rifugiati e migranti il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi, riunito a Torre Pellice (TO), nella serata di ieri ha votato a stragrande una serie di ordini del giorno che danno un indirizzo molto chiaro sul da farsi.

Sul fronte dello “ius soli” ha espresso l’auspicio che “il Parlamento proceda ad una rapida approvazione di una legge”, mentre su quello dell’accoglienza e dell’integrazione, “esprimendo la propria preoccupazione per l'intensificarsi di un clima di razzismo e xenofobia che trova nei migranti il primo e più visibile bersaglio”, ha espresso pieno sostegno alla Campagna “Ero Straniero”, invitando le chiese “a promuovere occasioni di incontro e dibattito a partire dal testo della  proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo Nuove norme per la promozione del regolare permesso di soggiorno e dell’inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari”. Il Sinodo infatti ritiene che “per contrastare razzismo e xenofobia sia indispensabile dotarsi di una legislazione in materia di immigrazione che non favorisca tali atteggiamenti, ma promuova inclusione sociale e accesso al lavoro dei e delle migranti, e contribuisca così anche a cambiare il racconto pubblico sull’immigrazione, sempre più ostaggio di pregiudizi, luoghi comuni e vere e proprie bugie”.

Parimenti, il Sinodo ha valutato con soddisfazione il buon andamento del progetto dei Corridoi umanitari, promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia e dalla Comunità di Sant’Egidio, finanziato anche con i fondi Otto per mille”. Il progetto ecumenico permette a profughi particolarmente vulnerabili di accedere al diritto di chiedere asilo senza rischiare la vita in mare, ma prendendo l’aereo: grazie a “visti umanitari” sono giunti in Italia in tutta sicurezza e legalmente 850 profughi soprattutto siriani dal Libano (il prossimo arrivo è previsto per fine mese). Il Sinodo ricorda anche, nella parte che riguarda l’accoglienza e l’accompagnamento dei profughi una volta in Italia, il prezioso coinvolgimento della Diaconia Valdese, ma anche di molte chiese e opere locali. L’auspicio del Sinodo è che “le trattative intraprese con i ministeri competenti per l'ottenimento di una ulteriore quota di visti umanitari possano avere un esito positivo; infine, si augura che l'ulteriore estensione di questo progetto possa essere di stimolo spirituale e culturale per altre chiese e governi europei”.