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  • I Corinzi 9, 16

    di Anne Zell

    «Guai a me se non evangelizzo...»
    Euangelion è una parola greca, vuol dire buon messaggio, buona storia, buona nuova notizia... della quale si canta, si dice e ci si rallegra... questa è la giusta prova per valutare la Bibbia

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  • Pentecoste

    di Anne Zell

    «...tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi. Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.» (Atti 2, 4-6)
    Lo Spirito di Pentecoste, senza pretendere uniformità e assimilazione, ci permette di accoglierci, di comprenderci e di metterci in relazione in e con le nostre differenze.

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  • Giovanni 16, 33

    di Anne Zell

    «Nel mondo avete tribolazione; ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo»
    Le parole di Gesù prendono sul serio le preoccupazioni dei suoi seguaci allora, come le nostre oggi. Non illudono sulle reali difficoltà nella vita ma ci aprono uno spiraglio di speranza.

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  • Rogate: Pregare per la città

    di Anne Zell

    «Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele, a tutti i deportati che io ho fatto condurre da Gerusalemme a Babilonia: Costruite case e abitatele; piantate orti e mangiatene il frutto; prendete mogli e generate figli e figlie; prendete mogli per i vostri figli, date marito alle vostre figlie perché facciano figli e figlie; moltiplicate là dove siete e non diminuite. Cercate il bene della città dove io vi ho fatti deportare e pregate il Signore per essa; poiché dal bene di questa dipende il vostro bene.» (Geremia 29, 4-7)
    Anche in circostanze impossibili - esilio, schiavitù, precarietà - Dio rende possibile nuovi inizi, da chiedere a lui tanto per l’altro quanto per sé

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  • Giona 4: 10-11

    di Enrico Benedetto

    «Il Signore disse: "Tu, tu hai pietà del ricino, che non ti è costato alcuna pena e che non hai fatto crescere, che è nato in una notte ed è scomparso in una notte. E io, io non avrei pietà di Ninive, la gran città, dove vi sono più di centomila esseri umani che non sanno distinguere la destra dalla sinistra, e bestie in gran numero!"».
    Il Signore introduce la pietà, ovvero la capacità di preferire l’altro alla propria coerenza. Ed è proprio alla centralità della misericordia che richiama Giona

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