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Il Vangelo ci parla (2017) 52
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Proverbi 8,30
di Hiltrud Stahlberger
«Io ero accanto a lui come un bambino ed ero la sua gioia quotidiana; alla sua presenza mi divertivo e giocavo di continuo.»
La Sapienza parla in prima persona e canta un inno in cui narra delle sue origini come prima creatura di Dio. Questo inno ci invita a riconoscere nel Signore un Dio "giocoso" e gioioso. Questa conoscenza si rispecchierà nelle nostre vite -
Proverbi 1,7
di Hiltrud Stahlberger
«Il timore dell’Eterno è il principio della scienza. Gli stolti disprezzano la sapienza e l’istruzione.»
Questo timore non è da intendersi come un terrore dinnanzi a una divinità potente o come lo spavento di fronte alla presenza di un Dio santo. Il timore dell’Eterno è l’atteggiamento di chi crede nel Dio Creatore dell’universo e donatore di ogni sapienza. -
Esodo 20,2-6
di Lothar Vogel
«Io sono il Signore, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù. Non avere altri dèi oltre a me....»
C'è ancora un altro tipo di culto sbagliato e di massiccia idolatria, quella che finora abbiamo praticata e che governa nel mondo. Riguarda esclusivamente la coscienza, che ricerca aiuto, consolazione e beatitudine nelle proprie opere e vuole costringere Dio a scendere dal cielo -
Esodo 20,4-6 (parte seconda)
di Lothar Vogel
«Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire...»
Avere un Dio non vuol dire toccarlo con le dita, afferrarlo o chiuderlo in un cassetto. Afferrare in questo caso vuol dire che il cuore si aggrappa a Lui. Essere attaccati a Lui con il cuore non è altro che fidarsi di Lui totalmente. -
Esodo 20,4-6 (parte prima)
di Lothar Vogel
«Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrare davanti a loro e non li servire...»
Chi pensa di avere abbastanza di tutto se possiede denaro e beni; se ne fida e vanta con una tale rigidità e sicurezza da non rispettare nessuno. Anche lui ha un dio: si chiama mammona, cioè soldi e beni, cui attacca il suo cuore.