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di Giuseppe Ficara

«Nel nome mio scacceranno i demòni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno»

Gesù affida ai suoi discepoli la missione di andare ad annunciare la buona notizia dell’amore di Dio. A loro fa una promessa: essi saranno accompagnati da segni.

Cacceranno i demòni è il segno della liberazione da forze oscure che opprimo l’anima e lo spirito, liberazione da una vita di alienazione e di paura del mondo, dall’impossibilità di essere se stessi. Alle volte ci si sente appartenere ad altri, a vivere, a vestirsi, a comprare secondo schemi culturali e sociali obbliganti, ci si sente costretti a recitare per paura o per costrizione. Talvolta ci sentiamo vittime dell’economia, del potere, del denaro. La liberazione dai demòni è il segno che ci restituisce a noi stessi, perché ciascuno di noi non può che appartenere a Dio soltanto.

Parleranno in lingue nuove è il segno della capacità che ci è donata di relazionarci con il prossimo, di parlare di Dio e di comprendere; la Parola di Dio parla la lingua di tutti, lo Spirito la rende comprensibile, chiara, accogliente.

Prenderanno in mano i serpenti significa che possiamo non avere paura di ciò che può farci del male; noi preferiamo che tante cose stiano lontane da noi perché ci fanno paura; la Parola di Dio ci libera dalla paura, ci permette di affrontare e prendere in mano i nostri serpenti.

Imporranno le mani sui malati ed essi guariranno. Il segno delle guarigioni è la capacità di dare fiducia in un mondo in cui diffidare di tutti è la regola; è la capacità di offrire un luogo di riparo e di protezione alle persone attorno a noi, di stendere su di loro le mani perché le proteggano e di accettarle con tutta la loro esistenza.