I link che seguono forniscono la collocazione della pagina attuale nella gerarchia di navigazione.

  • Esodo 20,17

    di Davide Rostan

    «Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo»
    L’ultimo comandamento non è una moralistica denuncia contro chi invidia l’altro ma il tentativo di porre uno steccato a difesa dei più deboli, dei più vulnerabili, essere un limite al desiderio di possesso

    continua »

  • Esodo 20,8-11

    di Davide Rostan

    «Ricòrdati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo; non fare in esso nessun lavoro ordinario, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che abita nella tua città; poiché in sei giorni il Signore fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò il Signore ha benedetto il giorno del riposo e lo ha santificato
    Dio non vuole che veniamo definiti in base alla nostra produttività ma vuole che investiamo energie nel riposo, nella socialità, nel mangiare insieme, nel pensiero, nel fare festa e nel raccontare storie

    continua »

  • Genesi 4,6-7

    di Davide Rostan

    «Il Signore disse a Caino: “Perché sei irritato? e perché hai il volto abbattuto? Se agisci bene, non rialzerai il volto? Ma se agisci male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri sono rivolti contro di te; ma tu dominalo!”»
    E' possibile convivere con il peccato senza che questo prevalga su di noi perché Dio stesso si prende cura di noi e cerca il dialogo con noi e ci invita a scoprire le ragioni più profonde della nostra rabbia

    continua »

  • Matteo 16,21-24

    di Sergio Manna

    «Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti, degli scribi, ed essere ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Pietro, trattolo da parte, cominciò a rimproverarlo, dicendo: “Dio non voglia, Signore! Questo non ti avverrà mai”. Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: “Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”. Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.”»
    Può accadere che perfino chi confessa la fede in Gesù si trasformi in un satana, cioè in un nemico, ed è innegabile che nella storia della chiesa i peggiori nemici di Cristo siano stati molto spesso proprio quelli che avevano la pretesa di parlare a nome suo, o meglio, al posto suo

    continua »

  • Matteo 16,15

    di Sergio Manna

    «E voi, chi dite che io sia?»
    Ciò che conta veramente, quello che può trasformare realmente la nostra vita, non è quello che altri credono di Gesù, ma quello che noi crediamo di lui

    continua »

Consulta le pagine