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Documenti della vicenda secolare dei valdesi

Monumento di Sibaud nel comune di Bobbio Pellice (TO)

Tutte le società umane politiche o religiose hanno un patrimonio di memorie, tradizioni, feste, figure ideali, che costituiscono parte essenziale della loro identità; non diverso è il caso delle chiese valdesi e metodiste. Particolarmente interessante e peculiare il caso delle prime. Per la lunga e complessa vicenda storica in cui sono stati protagonisti, i valdesi hanno dato vita sin dall'epoca medievale ad una eccezionale quantità di materiale documentario, di testi, di pubblicazioni che hanno naturalmente contribuito essi stessi ad arricchire con i loro scritti e le loro memorie. Di questo patrimonio si è preso cura la Società di Studi valdesi.
Questo fa sì che la memoria storica abbia sempre avuto un ruolo assai rilevante nella loro vita ecclesiale. I loro intellettuali hanno coltivato infatti interessi storici molto più che letterari, filosofici o teologici e a costituire patrimonio della memoria popolare non sono stati elementi del folklore ma della storia.

In quest'ottica si comprende la cura particolare data ai luoghi in cui si sono svolti i momenti salienti della loro vicenda. Sempre ricordati nelle tradizioni popolari sono stati successivamente segnati, secondo l'abitudine ottocentesca, con monumenti, lapidi, cippi. Le valli valdesi possono così essere lette come una mappa storica calata sulla geografia. In quest'ottica sono stati organizzati sin dall'Ottocento i musei locali, in particolare a Torre Pellice, che costituiscono tuttora una rete di presenze particolarmente significative.
La cura e la valorizzazione dei luoghi storici è affidata al Coordinamento dei Musei e luoghi storici valdesi di cui sono parte il Centro culturale e, per quel che compete alla Tavola valdese, il Comitato per i luoghi storici valdesi.