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Il saluto del moderatore della Tavola Valdese, Eugenio Bernardini, alla sessione estiva di formazione del SAE

Torre Pellice, 23 Luglio 2018

Anche quest’anno, dal 29 luglio al 4 agosto, ad Assisi, presso la Domus Pacis di Santa Maria degli Angeli, si tiene la consueta sessione estiva di formazione del Segretariato attività ecumeniche (SAE).

Il SAE, nato nel 1965, è un’associazione interconfessionale di laici impegnati per l’ecumenismo a partire dal dialogo ebraico-cristiano. Il tema della sei giorni – fitta di momenti di dibattito, approfondimento, studi biblici, confronto, preghiera, canto, liturgie – quest’anno è: “So essere nell’indigenza, so essere nell’abbondanza" (Fil 4,12). "Le chiese di fronte alla ricchezza, alla povertà e ai beni della terra”. Com’è consuetudine, gli incontri in programma vedranno al lavoro partecipanti appartenenti a diverse confessioni cristiane, docenti universitari e ricercatori. Molti anche i protestanti coinvolti.

Il moderatore della Tavola Valdese, Eugenio Bernardini, nella lettera di saluto inviata al presidente del SAE, Piero Stefani, ha ricordato come il tema affrontato quest’anno sia all’origine, nel Medioevo, della “protesta” valdese. "Ancora oggi, pur in un contesto completamente diverso - ha scritto Bernardini - manteniamo il nostro tratto di povertà rinunciando a qualche privilegio di cui pur godiamo, specie di fronte a chi ne ha meno di noi, e condividendo ciò che riceviamo”. Il moderatore ha ricordato la sfida che i cristiani hanno di fronte e che va affrontata insieme, “in comunione crescente e con speranza intensa”: “Dio continua - prosegue Bernardini - nella sua fedeltà fedele, ad “amare i poveri”, ad avere uno sguardo di particolare attenzione per coloro che si sono impoveriti spesso a causa delle scelte di altri; anzi Dio continua a guardare ogni cosa del mondo con lo sguardo dei poveri e non dei ricchi. Ma, pur amando i poveri, Dio non ama la povertà intesa come privazione e miseria, come già testimoniavano gli antichi profeti di Israele. Dio dunque ama i poveri ma chiama alla giustizia, chiama alla conversione. Chiama tutti, cristiani e non cristiani”.