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di Alberto Corsani

Nel primo numero del Free press "L'Eco delle Valli valdesi", Alberto Corsani intervista Andrea Ribet, presidente dell'Editrice Claudiana. Nell'intervista si traccia un bilancio della "Settimana del libro protestante" che, giunta alla sua seconda edizione, coinvolge diverse comunità evangeliche sparse sul territorio nazionale. La Claudiana, nata nel 1855, è la più antica casa editrice protestante in Italia.

Oltre lo «zoccolo duro» dei lettori

Libreria Claudiana di Torino

Nel 2013 si è tenuta la prima edizione della Settimana del libro protestante: un’idea dell’editrice Claudiana per promuovere la propria produzione ma anche le idee e la storia del protestantesimo nel nostro paese. Abbiamo rivolto al suo presidente Andrea Ribet alcune domande alla vigila della seconda edizione.

Come si era articolato quel progetto e quale era stato il coinvolgimento delle chiese valdesi a livello locale?
«Iniziative di questo genere richiedono sempre un periodo relativamente lungo per affermarsi; lo scorso anno hanno partecipato  circa una ventina di chiese con  presentazioni di libri, organizzazione di banchi vendita più qualificati del normale, manifestazioni in piazza e in luoghi esterni alle chiese; il tutto secondo i programmi e le consuetudini di ciascuna chiesa locale. Quest’anno abbiamo inviato la lettera di invito all’iniziativa anche ai Centri culturali protestanti e ci aspettiamo una maggiore partecipazione, Libreria Claudiana di Milanograzie anche all’attenzione che il recente Sinodo valdese ha rivolto alla Settimana del libro protestante, menzionata in un ordine del giorno come parte qualificante dell’attività della Claudiana nei confronti delle chiese».

L’organizzazione sarà diversa rispetto all’anno scorso?
Seguendo un saggio suggerimento della Tavola valdese e del moderatore, abbiamo pensato di invitare le chiese ad assumere le varie iniziative come proprie: diverse chiese hanno manifestato il loro interesse già in primavera; poi, durante il Sinodo stesso, ho avuto la conferma di un notevole interesse per la Settimana del libro protestante».

Normalmente siamo abituati a seguire, da spettatori, le presentazioni di singoli libri: quali sono altre possibili iniziative?
«Le formule sono le più svariate e libere: sicuramente quella più collaudata è la presentazione di un libro di interesse generale, possibilmente con la presenza dell’autore o di una persona nota e altamente qualificata; quest’anno vorremmo tentare di parlare più diffusamente anche dell’attività editoriale della Claudiana e quindi, partendo da un libro, fare una panoramica più ampia sulla collana di cui il libro fa parte; stiamo proponendo in alcune località (compatibilmente con i costi) anche la possibilità di una breve presentazione teatrale, grazie alla collaborazione molto positiva che si è venuta creare con alcuni autori che sono anche attori. Libreria Claudiana di FirenzeNelle Valli, dove la collaborazione con il Centro culturale valdese è molto intensa, sarà allestita a Torre Pellice una mostra sulla Bibbia nei locali del Centro stesso, e ci saranno altre iniziative in Torre Pellice e a Pinerolo in locali pubblici. Stiamo lavorando, ma non tutto è ancora predisposto, per fare un’uscita anche in Svizzera, nel Canton Ticino».

I protestanti  hanno individuato nel libro una risorsa per le proprie chiese da quando, il 31 ottobre 1517, Lutero affisse le sue «Tesi» sul portone della chiesa di Wittemberg: è ancora così?
«La sensazione è che anche le nostre chiese subiscano la tendenza generale del Paese Italia; ne abbiamo parlato diffusamente con esperti del settore alla rassegna Pralibro questa estate: 46 italiani su 100 hanno dichiarato di leggere un libro all’anno, quando in Germania la stessa statistica indica 86 cittadini; Libreria Claudiana di Romae il dato è in diminuzione. Certamente nelle nostre chiese c’è ancora uno “zoccolo duro”: la dimostrazione è la buona performance della libreria Claudiana di Torre Pellice, gestita dai fratelli Gnone, in controtendenza rispetto al settore librario nel suo complesso. La Claudiana, nel suo piccolo, cerca di stimolare comunque l’interesse alla lettura: abbiamo avviato, con l’apporto determinante e qualificato della Scuola Latina di Pomaretto, un progetto dal titolo “Leggere in valle” che si rivolge soprattutto ai ragazzi delle scuole elementari e medie del distretto scolastico Val Chisone e Germanasca con un buon risultato di partecipazione e interesse. Attraverso i piccoli tentiamo di raggiungere anche i genitori. Insomma, il lavoro e le idee non mancano».

Tratto da L'Eco delle Valli valdesi, ottobre 2014